Lukaku e Lautaro sono tornati: la Lazio crolla a Milano, 3-1 nerazzurro
L'Inter accoglie la Lazio a San Siro, consapevole di poter apparecchiare il tappeto rosso al Napoli per l'ufficialità dello Scudetto e con l'obiettivo di agguantare Milan e Roma al quarto posto. Diverse novità per Simone Inzaghi che davanti a Onana schiera un trio difensivo formato da D'Ambrosio, Acerbi e Bastoni; sulle fasce Darmian e Dimarco, con Dumfries out. Fuori anche Calhanoglu in mediana e Lautaro in attacco, che fa spazio alla coppia Lukaku-Correa.
Maurizio Sarri a Milano arriva con una squadra che non ha subito gol nelle ultime 5 trasferte. Davanti alla rivelazione Provedel la solita linea a 4 formata da Marusic e Hysaj sulle corsie e Romagnoli e Casale al centro. Cataldi in regia, con Milinkovic e Luis Alberto ai suoi lati; in avanti la notizia è il rientro dal primo minuto di Ciro Immobile, Felipe Anderson si sposta a destra con l'uomo più pericoloso dei biancocelesti, Mattia Zaccagni, a sinistra.
Le formazioni ufficiali
INTER (3-5-2): Onana; D'Ambrosio, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Mkhitaryan; Dimarco; Correa, Lukaku. Allenatore: Simone Inzaghi.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. Allenatore: Maurizio Sarri.
La chiave tattica della partita
Pronti, via e il primo spavento è della Lazio che però vanta un fantastico interprete tra i pali in questa stagione. Brozovic converge al limite dell'area di rigore e con il mancino spara un rasoterra pericoloso sul quale Provedel si allunga, rialzandosi subito per fermare il cross teso di Dimarco. Nella prima metà di prima frazione è l'Inter a conquistare il dominio del campo. I nerazzurri costruiscono con calma e con azioni spesso avvolgenti, e proibiscono agli ospiti di gocare corto in prima battuta, portando il portiere biancoceleste quasi sempre al lancio lungo.
Il gol è nell'aria e arriva al 25°. D'Ambrosio ruba a Luis Alberto, appoggia a Brozovic che imbuca perfettamente per Correa sulla destra: cross basso dell'argentino per Mkhiytaryan che gira in rete. Azione perfetta, ma gol annullato per fuorigioco con l'ausilio del VAR. Qualche centimetro ferma la Lazio, qualche centimetro la premia poco dopo. Francesco Acerbi si allunga la sfera quanto basta agli ospiti per portargliela via davanti all'area di rigore. Felipe Anderson serve Luis Alberto che gli restituisce il favore, lasciando il brasiliano a tu per tu con Onana. Destro secco e biancocelesti in vantaggio.
Il gol da fiducia alla Lazio che cresce e sale con il baricentro, diventando sempre più pericolosa in transizione. L'Inter però spesso offende e sfiora il pareggio con due tiri dal limite di Mkhitaryan e Barella. Acerbi accusa l'errore che ha cambiato il risultato e regala alla sua ex squadra la seconda occasione pericolosa. Il 15 scivola, Immobile vola al limite dell'area e sul tiro a giro trova i guanti di Onana, la respinta arriva a Felipe Anderson che sulla strada del raddoppio trova un Bastoni provvidenziale.
Nella seconda parte Inzaghi inserisce Dumfries per D'Ambrosio e dopo il giro di cambi dell'ora di gioco l'Inter diventa pericolosissima. Barella sfiora di nuovo il palo, poi Provedel si esalta su un diagonale ottimo di Dimarco e Dumfries spreca con la porta spalancata. L'Inter crea ma, come spesso accade, non capitalizza.
I nerazzurri non demordono affatto, continuando a premere, e la gioia la trovano a meno di un quarto d'ora dal termine. Lukaku imbuca per Lautaro e l'argentino, che poco prima si era divorato un gol, scivola battendo Provedel in spaccata. 1-1 al Meazza e pareggio ampiamente meritato.
Nel finale la Lazio crolla. Lukaku si traveste da uomo-assist servendo una palla pazzesca per Gosens. Estasi nerazzurra che culmina con il 3-1 al 90°. È ancora Lautaro Martinez a sfruttare un retropassaggio horror di Vecino e a far esultare i suoi tifosi. L'Inter, sotto 1-0 a 12 dal termine, la ribalta con tre reti e si prende tre punti pesantissimi per la corsa Champions League,.
L'episodio della partita
La copertina prova a prendersela Romelu Lukaku, ma Lautaro Martinez si dimostra ancora il trascinatore dei nerazzurri. Un impatto pazzesco sulla partita. Due assist per il belga, due reti per l'argentino, quella del pareggio e quella della sicurezza. Eguagliati Christian Vieri e Mauro Icardi. Chi segna non è importante per i propri tifosi che, a poco dalla doppia Semifinale di Champions League contro il Milan, sperano sia definitivamente tornata la LU-LA che conoscevano.
Le pagelle
Provedel 7 - Tra i giocatori più decisivi della stagione biancoceleste c'è senza dubbio lui in copertina con Zaccagni. Un'altra prestazione mostruosa, a San Siro si esalta con più di un paio di parate provvidenziali. Subisce 3 reti e va vicino anche a pararne un paio.
Lukaku 7.5 - La sua partita cambia quando entra Lautaro. Sfiora un gol di testa e gli serve l'assist del pareggio. Poi, nell'ultima parte si trasforma in Kevin De Bruyne, e pennella l'assist della vittoria per Robin Gosens.
Luis Alberto 6.5 - Il suo valore aggiunto in queste partite è evidente. La lucidità di con la quale regala l'assist del vantaggio a Felipe Anderson è importante.
Felipe Anderson 7 - Una pressione perfetta e un vantaggio inaspettato. Non manca mai ed è spesso deciscivo.
Acerbi 4.5 - Un errore difficilmente perdonabile, con cui la Lazio trova il vantaggio e a causa del quale cambia l'inerzia di una gara che l'Inter stava dominando.