Lukaku spiega la sua esultanza e si proietta sulla finale di Champions
Romelu Lukaku, centravanti dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista alla CNN in vista della finale di Champions League contro il Manchester City. Il belga ha parlato a tutto tondo: dalle promesse fatte al nonno fino all'emozione di una finale contro i citizens, per poi parlare anche di Erling Haaland e il tecnico Pep Guardiola, ecco quanto affermato.
Sull'esultanza: "Ho promesso a mio nonno che mi sarei preso cura di mia madre, quando avevo 12 anni, l'ho fatto. Quindi ogni volta che guardo mia madre e la vedo sugli spalti, lo guardo dopo ogni gol", riporta Calciomercato.com
Sul rapporto col nonno e sulla finale: "Significa molto. Quando vedo mio figlio, vedo così tanto di lui…Mio nonno, per me era il mio numero uno. Era il mio più grande fan. Non ho potuto guardare qualche finale di Champions League, ma ora, per grazia di Dio, posso giocarne una. Essere in questa posizione ora, avere la mia famiglia lì, sarebbe una cosa bellissima perché è come chiudere un cerchio".
Sulla pandemia che ha influito sull'affiatamento col resto del gruppo: "La Pandemia è stato un momento carico di emozioni perché noi, davvero come squadra, abbiamo passato così tanto tempo insieme. In quel periodo passavo davvero molto più tempo con i miei compagni di squadra che con mio figlio maggiore... giocando, tornando in albergo, restando nella stanza, guardando le partite insieme, cose del genere".
Sullo spirito del 2010: "Questo legame è molto simile a quello dell'Inter del 2010. E ad essere onesti, la cosa divertente è che molti di quei giocatori di quella squadra del 2010, vengono a vedere le nostre partite e provano la stessa cosa".
Sul giocare contro il City: "È una cosa bellissima, giocare probabilmente contro la migliore squadra del mondo. Voglio solo godermela, non avere pressioni, godermi il momento, andare lì per ottenere il miglior risultato possibile".
Su Haaland: "Haaland? Penso che dominerà, con Mbappé, il calcio mondiale per i prossimi 10 anni. Prenderanno davvero il sopravvento nei prossimi due anni".
Su Guardiola: "Sono una squadra ben allenata... Guardiola è un ottimo allenatore perché ogni partita ha un piano di gioco diverso. Hanno schemi diversi in ogni partita".