Magica Dea! L'Atalanta stende la Lazio in 10 uomini e approda in seminale - Cronaca e pagelle
Al Gewiss Stadium di Bergamo va in scena il secondo quarto di finale di Coppa Italia: Atalanta e Lazio si affrontano per il remake della finale dell'edizione 2019, in cui prevalsero i biancocelesti per 2-0. Entrambe le squadre si presentano a questa sfida con una condizione psico-fisica eccezionale: la Dea ha ottenuto 6 vittorie (tra cui quella di San Siro contro il Milan che l'ha rilanciata nella corsa Scudetto) e 4 pareggi nelle ultime 10 partite; gli uomini di Simone Inzaghi, al di là del pareggio di Marassi, hanno collezionato solo vittorie nel 2021 e si trovano a -2 dal quarto posto. Gasperini o Inzaghi conosceranno domani sera il nome dell'eventuale avversario in semifinale: sarà una tra Napoli e Spezia.
I padroni di casa partono forte come di consueto. Al 7' gli uomini di Gasperini trovano il vantaggio con Djimsiti sugli sviluppi di un corner calciato da Malinovskyi: male Reina che respinge al centro dell'area il tiro di Palomino e a quel punto è un gioco da ragazzi per il difensore albanese insaccare in rete. La Lazio è in netta difficoltà e, 2' più tardi, Muriel ha la palla del raddoppio: trovato abbastanza libero in area, da buona posizione non riesce ad angolare il tiro, che il portiere spagnolo blocca senza particolari problemi. Dopo 15' di monologo bergamasco, i capitolini escono pian piano dalla propria metà campo e trovano il pareggio: sul cross di Acerbi dalla sinistra, Muriqi stacca più in alto di tutti e piazza il pallone nell'angolino opposto. Gollini non può nulla: l'avvio di partita è a dir poco spettacolare. Per via dei ritmi elevati, fioccano i cartellini gialli: Romero e Malinovskyi per la Dea, Patric e Fares negli ospiti. Non c'è un attimo di sosta: Acerbi trova il gol del sorpasso con un'azione personale dopo aver rubato palla a Pessina a centrocampo; neanche il tempo di esultare, che l'Atalanta rimette subito i conti in parità grazie a una grande giocata di Muriel, che disorienta Hoedt, serve Malinovskyi in area, il quale infila Reina all'angolino. Nel finale della prima frazione, potenziale occasione per Romero sugli sviluppi di un cross dalla sinistra.
La ripresa si apre con un episodio chiave: Palomino stende Lazzari lanciato a rete, al limite dell'area, e rimedia il cartellino rosso. Al 57' si addormenta Hoedt: Romero, tra i migliori in campo, gli soffia la palla e si invola verso la porta, finché non trova il corridoio giusto per servire Miranchuk, freddissimo a concretizzare il lavoro del compagno: 3-2! Al 65' l'episodio che potrebbe chiudere la partita: Zapata si conquista un calcio di rigore, frutto dell'ingenuità di Hoedt, ma lo stesso colombiano si fa ipnotizzare dai guantoni di Reina che intuisce e blocca. Inevitabilmente. l'inerzia della partita si sposta a favore dei biancocelesti che si riversano nella trequarti avversaria, senza riuscire però a scardinare il fortino nerazzurro. L'unica grande occasione capita sulla testa del solito Acerbi all'88', su una punizione calciata da Correa, ma Gollini nega al difensore italiano la gioia della doppietta. I bergamaschi reggono nonostante l'uomo in meno e portano a casa una vittoria preziosissima.
Gli uomini di Gasperini approdano dunque in semifinale e domani sera conosceranno il nome della loro avversaria.
Le pagelle dell'Atalanta
Gollini 6,5. Sostanzialmente incolpevole sui gol della Lazio. Determinante nel finale sul colpo di testa di Acerbi.
Djimsiti 7: è il più lesto di tutti a ribadire in rete la respinta non impeccabile di Reina. Si propone spesso anche in fase offensiva nel primo tempo.
Romero 7. Solita prestazione feroce e aggressiva, come testimonia l'ammonizione rimediata dopo 10'. Pericoloso nell'area avversaria sul gioco aereo, ma non solo: fondamentale il recupero palla su Hoedt che dà il via all'azione del 3-2 di Miranchuk.
Palomino 4. Non tiene Muriqi sul gol dell'1-1 e si fa saltare troppo facilmente da Acerbi nell'azione del 2-1, non proprio uno specialista nell'1 vs 1 in fase offensiva. A inizio ripresa si fa mangiare da Lazzari lanciato a rete e lo travolge al limite dell'area, rimediando il rosso. Peggiore in campo.
Maehle 6. Il ragazzo sta iniziando ad ambientarsi e di conseguenza esprime qualità notevoli, soprattutto nell' 1 vs 1. Dà l'idea di essere devastante negli spazi. (Dall'88' Caldara s.v.)
Freuler 5,5. Lasciano un po' a desiderare le linee mediane delle due squadre, entrambe con distanze molto ampie tra i reparti, soprattutto nella prima frazione. Lo svizzero corre spesso a vuoto quando la Lazio riparte in contropiede. Nella ripresa mantiene la squadra corta, a causa dell'uomo in meno.
Pessina 5,5. Troppo leggero nel contrasto con Acerbi che dà il via all'azione dell'1-2. Esce alla distanza dando il suo contributo in fase difensiva.
Gosens 6,5. Non si fa impensierire da Marusic sulla sinistra. Nella ripresa, contiene alla grande l'intraprendenza di Lazzari, non facendosi quasi mai saltare.
Malinovskyi 7. Una vera e propria spina nel fianco per la difesa laziale: tra le linee gli avversari non riescono mai a prendergli le misure. (Dal 58' Zapata 5. Si conquista il rigore che chiuderebbe la partita, ma è lui stesso a fallire il match point. Isolato nel finale, non riesce mai a far salire la squadra)
Miranchuk 7. Bene anche lui come il compagno di reparto a farsi trovare spesso smarcato tra le linee di centrocampo e difesa avversarie. Prontissimo a raccogliere l'assist di Romero, dopo l'errore della retroguardia laziale. (Dal 58' De Roon 6. Con la sua squadra in 10 uomini, diventa fondamentale il suo apporto per dare sostanza ed equilibrio al centrocampo.
Muriel 6,5. Fa fatica a entrare in partita, ma appena Hoedt gli concede un minimo spazio, se lo prende immediatamente e confeziona il gol 2-2. (Dal 62' Toloi 5,5. Si fa scappare Acerbi nel finale, lo salva Gollini)
Le pagelle della Lazio
Reina 6,5. Non perfetto sul gol di Djimsiti: non riesce a respingere lateralmente il tiro di Palomino. Si riscatta però da vero campione parando il rigore a Zapata e tenendo viva la sua squadra.
Patric 5,5. L'ammonizione rimediata a metà primo tempo costringe il suo allenatore a sostituirlo durante l'intervallo (Dal 45' Parolo 6. Classica partita ordinata dell'esperto giocatore duttile della rosa di Inzaghi)
Hoedt 4.5. Non riesce a tenere Muriel in velocità, come nell'azione del 2-2 di Malinovskyi. Spesso impreciso anche in fase di impostazione. Ingenuo a commettere il fallo da rigore su Zapata. (Dal 71' Immobile 5,5. Come Correa, non entra mai nel vivo del gioco, anche per via del baricentro bassissimo dei bergamaschi)
Acerbi 7,5. Serve l'assist a Muriqi per l'1-1 ed è un fattore determinante nel primo tempo con le sue sgroppate in fase offensiva. Segna l'1-2 con una azione da attaccante vero e sfiora il 3-3 nel finale. Mai domo!
Marusic 5,5. Non riesce mai a sfruttare la sua velocità e creare superiorità numerica sulla destra. Con l'ingresso di Lazzari a inizio ripresa, si trasferisce sul lato opposto.
Milinkovic-Savic 5. Non è nella sua miglior giornata: le sue qualità nel tener palla e far salire la squadra vengono meno e il baricentro biancoceleste è costretto gioco forza a rimanere piuttosto basso. Nel finale è preso a uomo da De Roon che non lo fa ragionare.
Escalante 5,5. Fatica a tenere legato il reparto. Soprattutto nel primo tempo i tre interpreti dell'attacco bergamasco hanno vita piuttosto facile. (Dal 62' Correa 5,5. Non riesce mai a entrare nel vivo del gioco
Akpa Akpro 5,5. Ha il compito non facile di sostituire Luis Alberto. Lui e Milinkovic fanno fatica a leggere i movimenti dei due trequartisti atalantini. Non è da lui che ci si aspetta la giocata illuminante per rimettere in piedi la questione nel finale.
Fares 5,5. Anche lui, per via dell'ammonizione viene sostituito all'intervallo. Non raddoppia su Muriel in occasione del 2-2 (Dal 45' Lazzari 6,5. Più intraprendente rispetto a Marusic nel primo tempo, ma raramente arriva sul fondo a crossare verso le torri in area nel momento di maggior forcing della Lazio. E' lui a propiziare il rosso di Palomino)
Pereira 6. Buona prestazione per il vice Correa alle spalle di Muriqi. Lavora per la squadra dando spesso l'appoggio al compagno di reparto. (Dall' 81' Lulic s.v.
Muriqi 7. Segna il suo primo gol in biancoceleste con uno stacco imperioso di testa e partecipa anche nell'azione del momentaneo 1-2 liberando lo spazio in area per la conclusione di Acerbi: finalmente il kosovaro!
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