Malumori e richieste da top player: perché Iling-Junior e Chiesa sono al bivio
Che le certezze in casa bianconera siano ormai merce rara è diventato un dato di fatto difficile da nascondere, non solo sul mercato: si parla del resto di un'estate vissuta con la possibilità concreta di dover fronteggiare una squalifica dalle coppe europee da parte della UEFA, incognita non da poco per la costruzione della squadra in vista della prossima stagione.
Al di là di quanto stabilirà la UEFA non mancano incognite da risolvere e temi strategici per costruire la squadra di domani, anche pensando ai calciatori della Juventus che non sono in scadenza ma che (legati ai bianconeri fino al 2025) diventeranno tra un anno delle prede più facili sul mercato. I casi citati oggi da Tuttosport sono quelli di Samuel Iling-Junior e di Federico Chiesa. L'intenzione bianconera, almeno a priori, è quella di puntare su entrambi per il futuro ma - al di là dell'aupicio di base - non mancano dubbi o possibili insidie.
Dal lato di Iling-Junior si parla in particolare di malumori per un impiego ridotto, inferiore alle aspettative, per quanto riguarda Chiesa il problema diventa anche meramente economico: l'ex viola spera in un ingaggio più alto di quello attuale, con richieste sicuramente importanti e da vero top player all'interno dell'universo bianconero.
Sullo sfondo delle due situazioni rimane una certezza: il prossimo anno, senza un rinnovo, entrambi i calciatori potranno partire a prezzo di saldo e si avvicinerebbero minacciosamente alla scadenza. Una situazione che i bianconeri vorrebbero evitare: questa, insomma, è l'ultima estate in cui la valutazione dei due potrebbe restare in linea col loro livello effettivo, senza sconti o valutazioni al ribasso.