Manchester City e Inter non si fanno male: finisce 0-0 all'Etihad

Manchester City - Inter
Manchester City - Inter / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages
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Nel revival della finale del 2023, Manchester City e Inter si dividono la posta in palio. A differenza di 15 mesi fa, quando si affrontarono a Istanbul, il risultato finale della prima giornata del girone unico di Champions League è di 0-0, con nerazzurri e Citizens che, a conti fatti, non fanno un granché per impensierirsi a vicenda, pertanto il pareggio suona come l'esito inevitabile di un match che ha visto le due squadre equivalersi, seppur secondo modalità differenti.

La cronaca di Manchester City-Inter

Simone Inzaghi approfitta della rosa lunga che ha a disposizione per effettuare alcune variazioni nell'undici titolare. In attacco sorprende l'esclusione di Lautaro, scalzato da Taremi, mentre in mezzo al campo il tecnico concede una chance a Zielinski al posto dell'insostituibile Mkhitaryan. Le due squadre iniziano la partita con cautela, facendo attenzione a non scoprirsi per non compromettere il risultato. A tenere in mano il pallino del gioco è il City, i cui interpreti non prendono però mai l'iniziativa, limitandosi a portare avanti un palleggio quanto sterile quanto snervante. L'Inter è sul pezzo e prova ad approfittare degli errori degli inglesi con azioni in verticale. Le occasioni più promettenti del primo tempo sono il colpo di testa centrale di Haaland, la svirgolata di Savinho e il tiro dalla distanza a porta vuota di Darmian che trova il salvataggio di Gvardiol, mentre nel finale De Bruyne viene chiuso da Calhanoglu e Sommer in uscita bassa ed è costretto a uscire per infortunio, lasciando il posto a Gundogan.

Oltre al tedesco, a inizio ripresa Guardiola manda in campo anche Foden per offrire più imprevedibilità all'attacco. L'inglese è in effetti il primo a suonare la carica con un tiro da fuori area che finisce fuori. Al 53' arriva quella che è probabilmente la chance più importante per i nerazzurri: Taremi pesca infatti il corridoio giusto per Darmian, l'esterno è a tu per tu con Ederson nonostante un controllo non proprio felice, ma decide di cercare Barella con un tacco che viene però intercettato. Segue un momento piuttosto confuso del match, con la stanchezza che inizia a prevalere e l'intensità che supera la qualità delle giocate. Poco dopo l'ora di gioco Inzaghi butta nella mischia Lautaro e Mkhitaryan, ma sono i Citizens ad aumentare i giri nel motore rendendosi pericolosi prima con Foden, il cui tentativo da posizione centrale nell'area di rigore trova la presa di Sommer, e con il tiro deviato di Grealish. Finale tutt'altro che noioso, con Mkhitaryan che spedisce alle stelle da buona posizione sul cross di Barella e Gundogan che scalda i guantoni di Sommer con un colpo di testa centrale. Nel recupero c'è spazio per un altro inserimento del centrocampista tedesco, ma anche stavolta la porta interista rimane inviolata.

L'episodio della partita

La chance che lascia un po' di rammarico in casa nerazzurra è senz'altro quella capitata sui piedi di Matteo Darmian. L'ex esterno del Toro si trova in ottima posizione, certo un po' defilato, ma comunque in una zona in cui avrebbe potuto battere Ederson. Anziché calciare in porta prova però un tacco improbabile, che forse nelle intenzioni doveva replicare quello di Guti per Benzema in un match tra Real Madrid e Deportivo la Coruna, ma che porta soltanto a un nulla di fatto.

Il migliore in campo: Yann Sommer, voto 7

Con una difesa così impermeabile sono poche lo opportunità di mettersi in mostra. A differenza del solito l'estremo difensore svizzero si ritrova davanti un avversario che ha a disposizione mille bocche da fuoco, quindi viene chiamato in causa più di una volta. Non compie chissà quale parata, siamo sempre nell'orbita della normale amministrazione, ma su certi palcoscenici servono esperienza e personalità per garantire sicurezza a tutta la squadra.