Mancini: "L'Italia non è cambiata dagli Europei. Favoriti? Vanno giocate tutte"
Per la Nazionale italiana è tempo di vigilia, non una vigilia qualsiasi ma quella che conduce alla sfida contro la Macedonia del Nord, valida come semifinale dei playoff che condurranno una tra gli azzurri, la Macedonia stessa, il Portogallo e la Turchia a qualificarsi per Qatar 2022. Roberto Mancini, CT azzurro, ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida in programma domani sera a Palermo. Queste le sue parole:
"Noi non abbiamo avuto tanto tempo per lavorare. I ragazzi arrivano, devono recuperare dai carichi di lavoro, dai viaggi... Abbiamo lavorato soltanto nella mezza giornata di ieri. Tranne qualcuno, la maggior parte sono i ragazzi dell'Europeo e sanno bene cosa devono fare".
Il Mondiale mancato nel 2018: "Non so se può essere un vantaggio o meno aver vissuto quel momento no. Fa parte di un percorso, della vita di uno sportivo. Magari si potesse sempre vincere. Qualcuno c'è già passato, ma nessuno vuole pensarci. La squadra sa giocare bene al calcio, dobbiamo pensare solo a quello che c'è da fare in campo".
La favorita nel "girone" azzurro: "Credo che si parta tutti e 4 allo stesso livello. Si parte 0-0 e le partite vanno giocate tutte. Non credo ci sia una favorita per la vittoria finale".
Il ruolo dei tifosi: "Palermo ha sempre supportato l'Italia e con tutto lo stadio esaurito ci saranno molto vicini. Sicuramente è una cosa positiva. Tifo limitato? Credo che il pubblico qui si faccia sentire sempre, ma il fatto che si torni al 100% è una cosa positiva in più per tutto ciò che è successo in questi due anni. Ma non è che col 75% sarebbe stato diverso".
Il rigorista: "Jorginho dopo i due con la Svizzera ne ha fatti 7 di fila. Abbiamo tanti rigoristi, non sarà un problema. Se ci sarà un rigore saremo pronti a tirare anche questo, ma dobbiamo pensare a segnare in campo" riporta calciomercato.com.
Sui cambiamenti rispetto alle ultime uscite: "Qualcosa di diverso dal solito abbiamo provato, ma vedremo durante la partita se avremo bisogno di cambiare qualcosa. Loro sono una squadra che difende bene. Dovremo avere pazienza se no diventa tutto più difficile. Non credo che sia cambiata la Nazionale. Quando prepari Europei e Mondiali hai tempo di fare cose, quando giochi di partita in partita è più complicato".