Mancini: "Sono rimasto per prendermi una rivincita. Ripescaggio? Mai creduto"
Roberto Mancini ha affidato al Corriere della Sera le proprie sensazioni sui Mondiali 2022 in Qatar, che vedono l'Italia tra le grandi escluse: "Vogliamo andare al prossimo campionato del mondo, tra 4 anni e magari vincerlo. Sono rimasto perché voglio prendermi una rivincita, ma adesso non possiamo allungare così tanto lo sguardo. Il Mondiale del 2026 è troppo lontano. Pensiamo alle finali di Nations League che non vanno sottovalutate e alle qualificazioni all’Europeo 2024 in cui vogliamo difendere bene il titolo. Prevale la delusione, che è forte e non mi abbandona mai. Magari tra quattro anni, quando il Mondiale ce lo potremo riprendere, questo senso di vuoto passerà. Ora è così. E lo sa perché fa tanto male? Perché dovremo aspettare prima di cancellare la macchia. Sento la stessa delusione che ho provato quando con la Sampdoria ho perso la finale di Champions: sapevo che non l’avrei rigiocata".
Sull'ipotesi ripescaggio il commissario tecnico ha ammesso: "Non ci ho mai creduto, ma secondo me i Campioni d'Europa e di tutti i continenti dovrebbero essere ammesse ai Mondiali per diritto. Lo dico nell’interesse del calcio e dello stesso torneo. Così come dovrebbe essere certo di poter partecipare chi ha vinto l’edizione precedente: prima era così, adesso non più. Non sempre il calcio prende decisioni giuste per se stesso". Infine, una battuta anche sulla convocazione di Simone Pafundi e gli altri giovani: "Se uno è bravo a quell’età può giocare in A. L’ho fatto io, lo può fare Pafundi che ha qualità enormi: certo, deve essere serio e non perdersi per strada.I giovani crescono se giocano, ma soprattutto se vanno in squadre di vertice che fanno la Champions. Perché così alzano l’asticella e imparano a non accontentarsi".
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