Marcus Thuram fissa l'obiettivo stagionale dell'Inter e spiega le sue caratteristiche

Marcus Thuram
Marcus Thuram / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages
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Marcus Thuram ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati dal neo acquisto dell'Inter, che vuole mettersi in mostra in vista dell'inizio della stagione. Queste le sue parole.

"Sono innamorato, quando gioco sono felice e quando sei contento e fai quello che ti piace, alla fine le cose escono bene. All'Inter ho trovato una grande squadra, una società organizzata e allenamenti di qualità. Inzaghi e Lautaro mi hanno trasmesso subito fiducia dicendomi che hanno bisogno di me e che possono aiutarli molto. Già sapevo che in Italia si guarda molto l'aspetto tattico, adesso me ne sto accorgendo ancora di più".

"A chi dice che non segno tanto rispondo che quella scorsa è stata per me la prima stagione da centravanti. Prima ho sempre fatto l'esterno. È il ruolo che preferisco perché posso stare vicino alla porta, attaccare gli spazi e segnare, ma tra un gol e un assist non mi cambia, l'importante è che segni la squadra. Il numero 9 sulle spalle non mi pesa, quando indossi questa maglia sono i colori a pesare, non il numero dietro. Rispetto Lukaku, ma sono un giocatore diverso da lui".

"Ogni tanto con il Borussia Monchengladbach abbiamo giocato con il 3-5-2, anche se è diverso da quello di Inzaghi. Devo capire bene come funziona e i movimenti dei compagni. Di Parma non ricordo nulla perché ero troppo piccolo, del periodo a Torino invece ho nel cuore gli amici, la scuola, il parco. Ero felice, poi siamo andati a Barcellona. La prima volta a San Siro era un Milan-Juventus con gol di Trezeguet dopo una rovesciata di Del Piero, ora non vedo l'ora di tornarci da protagonista".

"Avevo diverse opportunità, le ho valutate e alla fine mio padre mi ha spinto a venire in Italia, consigliandomi l'Inter. Due anni fa mi ero già immaginato con questa maglia, poi i dirigenti sono stati molti vicini dopo un infortunio e questa cosa non l'ho dimenticata. Quindi è stato naturale scegliere l'Inter, volevo riprendermi quello che il destino mi aveva tolto due anni fa".

"Tifosi del Milan arrabbiati con me? Pazienza, i loro fischi non mi preoccupano. Lo Scudetto è il mio obiettivo ed è quello della squadra, lavoriamo tutti i giorni per conquistarlo a fine stagione. E spero arrivi Sommer, lo aspetto. Il mio idolo? Adriano è stato il più completo. Ronaldo? Lo ricordo bene, quando mio padre doveva affrontarlo non dormiva tutta la settimana".

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