Marotta vede un'Inter ancora competitiva e si sbilancia sul rinnovo di Bastoni
L'ad nerazzurro Giuseppe Marotta ha parlato in occasione della Milano Football Week soffermandosi sui temi di attualità in casa Inter, sia in riferimento alla Champions League che ai piani futuri della società. Queste le sue parole:
Sull'andata nell'Euroderby: "Come sto? Mediamente bene, perché siamo a metà. Siamo avvantaggiati ma dobbiamo leggere bene il momento ed essere umili, motivati, convinti di farcela e raggiungere qualcosa di importante. Ma non bisogna cullarsi su questo risultato, l'esperienza mi insegna che le casistiche ci sono" riporta calciomercato.com.
Inzaghi e i suoi meriti: "Quanti sono? Tantissimi. Come nel caso negativo l'allenatore viene messo nel mirino delle critiche. Poi bisogna parlare anche degli attori fuori dalla luce dei riflettori, come i magazzinieri. All'Inter c'è una grande cultura che è quella di dare sempre il massimo. La massima espressione è Inzaghi che ha saputo superare momenti di forte pressione e critiche forse esagerate, ma chi vive nello sport deve convivere con questa realtà".
Bilancio: "Ad oggi il consuntivo non può che essere positivo: essere in tre competizioni di cui due dove siamo protagonisti ti offre una valutazione di sette, se in campionato fossimo stati più avanti sarebbe stata 9-10. La valutazione sull'allenatore deve diventare la valutazione su noi stessi: quando abbiamo perso punti con squadre inferiori, con tutto il rispetto, qualcosa non ha funzionato e non è giusto addebitare tutto al mister. Le responsabilità vanno condivise con management e società. Inzaghi sta facendo bene, ha recuperato da quel momento di negatività. In quel momento era giusto mettessi pressione perché siamo l'Inter e dobbiamo esserlo sempre".
Se Leao è stato vicino all'Inter: "Sì, posso dirlo. Ma poi facemmo scelte differenti".
Caso Skriniar: "Vorrei parlarne a stagione finita. Sicuramente poteva risolversi in modo migliore, ma voglio parlarne dopo per tutelare la società. Se potrà recuperare per la finale poi deciderà il tecnico. Il valore non si discute ma non si allena da due mesi, quindi è in difficoltà sul piano agonistico. Deciderà comunque il mister".
Su Lautaro: "Sta crescendo, ha 25 anni oggi. A questa età essere capitano è qualcosa di forte. Lui è un bravissimo giocatore ma anche un uomo che ha valori, le premesse ci sono".
Futuro di Lukaku: "Credo che anche per lui valga il discorso sulla stagione anomala. Lui ha avuto un mezzo infortunio diventato intero, lì si è interrotta la preparazione. Non dimentichiamo però che il giocatore purtroppo è del Chelsea e non sappiamo le loro intenzioni. Se il nuovo allenatore vuole tenerlo, ogni discorso è chiuso. Lui si è integrato molto bene con noi e la città, trascina molto e ha qualità, quindi averlo con noi è una cosa positiva".
Bastoni e Dzeko: "Per Bastoni c'è grandissimo ottimismo, siamo certi della risposta positiva sua e del suo agente che è una persona intelligente: l'accordo arriverà. Per Dzeko la soluzione va trovata insieme, la stagione può dare scenari diversi a seconda del posizionamento di questa stagione. Vanno valutate anche le questioni economiche partendo dai valori dei contratti. Aspettiamo".
Inter ancora competitiva? "Sì, se non siamo capaci di fare una rosa competitiva siamo meritevoli di essere cacciati. Avere soldi in tasca significa fare operazioni importanti, ma non avere soldi porta a trovare soluzioni anche inedite".
Futuro nerazzurro: "Il mio mandato è ancora di due stagioni, poi dipende da diversi fattori. Io mi trovo benissimo all'Inter e se posso andare avanti è un piacere. Quello che sarà il futuro non lo so, guardo al presente, a stasera, a martedì. Ma a Milano mi sento realizzato, è il massimo".