Mazzarri e la difesa a quattro: ora ci sono i giocatori adatti

Ha studiato a memoria il gioco di Spalletti e Christian Maggio ha dichiarato che il suo Napoli difendeva a quattro con un modulo camuffato.
Genoa CFC v Cagliari Calcio - Serie A
Genoa CFC v Cagliari Calcio - Serie A / Getty Images/GettyImages
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Walter Mazzarri è tornato a Napoli. Dopo il sorpasso su Igor Tudor, la società azzurra ha ufficializzato il ritorno del tecnico nato a San Vincenzo, in provincia di Livorno, il 1° ottobre del 1962. È un ritorno inaspettato di un allenatore fermo da aprile del 2022, un ritorno a Napoli 10 anni dopo la sua ultima esperienza.

Era stato lui a innalzare il livello della squadra partenopea. A riportarla in Champions League e a vincere un trofeo (la Coppa Italia) un ventennio dopo Diego Armando Maradona. Sotto la sua guida Edinson Cavani ha realizzato più di 100 gol con il Napoli; Hugo Campagnaro, Christian Maggio, Salvatore Aronica, Paolo Cannavaro, Walter Gargano, Morgan De Sanctis e Andrea Dossena hanno ampiamente superato le tre cifre per numero di partite giocate con Mazzarri. Il Pocho Lavezzi ha brillato e Marek Hamsik è diventato una leggenda partenopea.

Tutto in quasi 200 gare alla guida del Napoli, in cui ha mantenuto una media 1.74 punti. Tutto attraverso il modulo che per diversi anni l'ha reso uno dei tecnici più interessanti, migliori della nostra Serie A, il 3-5-2.

Un modulo che ha caratterizzato molti dei migliori allenatori italiani, da Massimiliano Allegri a Simone Inzaghi, passando per Antonio Conte, una struttura che ha ormai smesso di essere conservativa. È stato il modulo che Walter Mazzarri ha maggiormente utilizzato nelle sue 741 panchine in carriera. Sull'Acireale non ci sono informazioni certe, ma a Pistoia, a Livorno o con la Reggina, con Sampdoria, Napoli, Inter, Watford o Torino. 3-5-2, o qualche leggera variante: 3-4-3 e 3-4-2-1 principalmente.

Non sappiamo se durante quella che potremmo definire come la prima crisi Garcia (che fa sorridere amaramente dato che è stato in carica a Napoli solo per 16 partite) fosse già stato allarmato da Aurelio De Laurentiis. Sicuramente, ora possiamo dirlo, faceva parte della famosa lista di 49 allenatori citata dal presidente azzurro.

Comunque, intervistato dal Corriere dello Sport a fine ottobre, parlava così del Napoli di Luciano Spalletti.

"Il Napoli di Spalletti, beh, quello piace a tutti, io il 4-3-3 non ho mai potuto farlo perché non avevo i giocatori adatti. L’anno scorso il Napoli ha trovato un’alchimia incredibile. Ha fatto un calcio bello, bellissimo. Il 4-3-3, con tutti i movimenti delle catene di destra e di sinistra, i terzini che, a volte, invece di allargarsi costruivano da dentro. Insomma, tante novità e il Napoli le ha assimilate meglio di altri."

Mazzarri al CdS
Walter Mazzarri
Cagliari Calcio v SSC Napoli - Serie A / Enrico Locci/GettyImages

Ora si è ritrovato in carica fino al prossimo giugno proprio con la squadra di Luciano Spalletti, con quei calciatori che nell'avvio della corrente stagione sembrano aver perso l'alchimia incredibile della precedente. E aveva aggiunto: "Il Napoli che mi piaceva tanto l’anno scorso con Spalletti me lo sono studiato a memoria. Conosco tutti i movimenti che facevano, questo fa parte di me. A Napoli vorrebbero tornare tutti perché è una squadra forte, il club è diventato importante. Napoli è un posto affascinante".

Mazzarri ha mai giocato con la difesa a quattro?

Sì, capita a quasi tutti gli allenatori (sono rare le eccezioni) di abbandonare la propria comfort zone sperimentando alternative. Di adattarsi agli eventi durante una partita, di cambiare in un periodo in cui le cose non girano bene.

Anche Walter Mazzarri ha utilizzato altri moduli, soprattutto recentemente. Quando viene chiamato a Cagliari alla quarta giornata per sostituire Leonardo Semplici, inizia a schierare i sardi con il 4-4-2, ma poi cambia per tornare al modulo preferito. Situazione vissuta anche con il Torino e sperimentata in Inghilterra, al Watford.

Se invece parliamo di Napoli, risuonano le parole di Christian Maggio, il secondo calciatore più schierato in carriera da Mazzarri (186 presenze con il tecnico livornese). Intervistato da Sky, l'ex esterno azzurro, che si è ritirato poco più di un anno fa, ha espresso la sua stima per l'allenatore, esaltandone il carisma e dichiarando che per certi versi si tratta di un allenatore simile a Sarri.

Christian Maggio, Walter Mazzarri
Mazzarri e Maggio / Gabriele Maltinti/GettyImages

Ha parlato di un allenatore molto duttile e bravo a cambiare modulo. E ha aggiunto: "Ovviamente a Napoli abbiamo sempre giocato 3-5-2, ma era un modulo un po' camuffato. In fase difensiva io rimanevo molto più alto e Zuniga si abbassava molto, quindi praticamente difendevamo a 4: questa è la verità".

Intercettato, Mazzarri ha già detto di essere stanco e di non dormire da due giorni. Nella teoria conservativa che porta molti a sperare che si possa riprendere il lavoro di Spalletti e tornare alle prestazioni della precedente stagione, credendo a ogni parola del tecnico e dei suoi ex calciatori, e guardando alla conoscenza pregressa della piazza, si può allora sulla carta affermare che non esisteva un allenatore migliore di lui in questo momento.

Un allenatore che ha accettato di tornare dove ha brillato, firmando un contratto di 7 mesi e rimettendo in discussione il suo passato. Sarà il campo a direzionare il giudizio. Riuscirà Walter Mazzarri a far rivivere il calcio di Luciano Spalletti con il 4-3-3?