Mazzarri si prende la colpa per il crollo del Napoli a Torino e si esprime sul ritiro

Le parole di Mazzarri in vista del derby tra Napoli e Salernitana.
Mazzarri
Mazzarri / Danilo Di Giovanni/GettyImages
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Il crollo di Torino, un pesante 3-0 contro i granata, spinge il Napoli a cercare un necessario riscatto nel derby di domani contro la Salernitana, sfida delicata già in sé - per la rivalità tra le due squadre - che diventa ancor più un crocevia per Walter Mazzarri, nell'ottica di uscire dalla crisi. Il tecnico del Napoli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match in programma al Maradona, queste le sue parole riportate da AreaNapoli:

Sul ritiro: "Sono contento di quello che abbiamo fatto questa settimana, i ragazzi hanno lavorato bene, siamo stati più insieme. Ho accettato il ritiro con felicità, sono un allenatore a cui piace lavorare sul campo. Stando più tempo insieme, abbiamo avuto modo di lavorare meglio. La vera prova sarà la partita di domani, spero che vedremo un Napoli più brillante. Ad esempio con il Monza abbiamo fatto bene, ma è mancato solo il gol. A Torino per colpa mia, per via di alcuni richiami fisici più pesanti che ho fatto con il preparatore, ho visto una squadra che non ha giocato. E' stata una partita negativa, domani spero che la squadra torni a giocare a calcio".

Cambiamenti tattici: "In passato venivo da squadre che ambivano ad obiettivi diversi, Napoli è una piazza importante, anche l'allenatore deve essere forte. Le aspettative sono diverse. Quando ero rampante, commettevo degli sbagli dal punto di vista della comunicazione. Per quanto concerne l'aspetto tattico, avevo interrotto la mia carriera di allenatore per studiare e guardare i cambiamenti del calcio. Quando ho visto il Napoli, luogo di affetto, l'ho fatto con affetto ed attenzione per il gioco. Ho sposato il 4-3-3, ho studiato con la possibilità di essere chiamato. Bisogna avere calciatori adeguati per attuare determinati moduli, ma le variabili nel calcio sono tante. Questo modulo mi piace tanto, bisogna soltanto comprendere queste variabili. Il Napoli faceva il più bel calcio d'Europa lo scorso anno".

Il supporto dei tifosi: "Ho voluto fare la conferenza per metterci la faccia. Non si deve nascondere questo momento particolare, chiedo aiuto ai tifosi e al loro spirito napoletano per i ragazzi. Se alla fine non saranno contenti, giusta la contestazione. Ma non ho dubbi della vicinanza dei tifosi".

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Il caso tra Osimhen e l'agente di Kvaratskhelia: "Ho goduto a stare in ritiro, perché avevo i calciatori accanto a me per spiegare qualsiasi cosa. Mi sento meglio perché li ho visti sul campo. Degli agenti tendo a parlare con i calciatori interessati, loro hanno il dovere soltanto di allenarsi. Conta la maglia, conta il Napoli e chi veste la casacca azzurra. Quando escono fuori dai cancelli di Castel Volturno, risponderanno agli agenti. Devono dare il massimo per la maglia".

Le assenze: "Dicevano Mazzarri è lamentino, ora sto attento a parlare, ma fate il conto, domani mancano 5-6 giocatori che c'erano a Bergamo. Questo non significa che chi giocherà non possa fare diversamente da Torino e si cerchi con più cattiveria il risultato. Altre considerazione fatele voi, io penso a far andare a mille chi c'è. Il quarto posto è lontano? Io non guardo più la classifica, ma mi dicono che siamo a 5 punti con 19 partite da giocare".

Cosa si aspetta dalla squadra: "Non ho tante scelte a disposizione, mi auguro che lo spirito dei calciatori sia diverso. Soffro per la sconfitta di Torino, mi scuso con i ragazzi. Ero nel gabbiotto e non potevo dare una mano alla squadra. Nel calcio moderno una squadra con un giocatore in meno è molto più complicato. Non voglio vedere condotto sbagliate da parte dei miei, bisogna avere la forza soltanto di giocare. Dobbiamo tornare ad essere il Napoli dominante sul campo e non in altri contesti. Basta fare questi errori. Inoltre, un appello agli arbitri, i campioni vanno tutelati, mi riferisco a tutte le squadre".

Fiducia o meno di De Laurentiis: "Non m'interessa, penso solo al Napoli. Con Mazzarri la squadra vuole vincere, farò di tutto per vincere la squadra. Per quanto concerne il ritiro punitivo, i calciatori professionisti dovrebbero essere i primi ad essere arrabbiati per la prestazione contro il Torino dopo i segnali positivi con il Monza. Per rispetto dei tifosi e della piazza, devo prendere coscienza che i ragazzi debbano essere felice di questa possibilità di stare insieme. Devono sapere anche loro che il Napoli si trova in una posizione non consona e rendersi conto di dare di più. È una presa di coscienza, non è un dramma".