Mbappé come Pelé e Zidane
Quali sono i limiti di Kylian Mbappé lo scopriremo forse tra una decina d'anni. Quasi 200 gol segnati con i club, tanti trofei vinti, un Mondiale a meno di 20 anni (2018) e adesso, a quasi 24, la possibilità di diventare il migliore del mondo (per molti già lo è) e continuare a rompere record.
Il Mondiale è una competizione con cui si può dire che abbia un "buon feeling". Il primo disputato l'ha vinto, mettendo a referto 4 reti, il secondo lo sta dominando. I gol sono già 3 (con un assist), in totale 31 con la Nazionale, che gli hanno permesso di agganciare una leggenda come Zinedine Zidane, ripetiamo, con almeno altri dieci anni di carriera davanti.
Come Cristiano Ronaldo con il Portogallo, Lionel Messi con l'Argentina o Neymar con il Brasile, Kylian Mbappé è destinato a rompere a suon di gol ogni record scritto prima. A 23 anni e 340 giorni, 24 li compirà il prossimo 20 dicembre, c'è un distacco abissale tra le reti segnate dal francese e il secondo (Trezeguet) alla sua stessa età.
D'altronde c'è un motivo se i suoi numeri scomodano l'icona per eccellenza della Coppa del Mondo: O Rei Pelé, non il calciatore ad aver segnato più reti in un Mondiale, ma l'unico ad aver vinto il trofeo per ben tre volte in carriera. Non che ci siano similitudini a livello di gioco tra i due, con 50 anni di differenza ogni paragone con qualsiasi calciatore dell'epoca diventa quasi privo di senso.
Il calcio si è evoluto, il ritmo è cambiato in maniera determinante e per "essere Pelé" nel 2022 bisogna probabilmente dominare anche sul piano atletico. Una cosa che invece, a 50 anni di distanza, è rimasta più o meno uguale (con qualche modifica) è la Coppa del Mondo, E in una statistica Mbappé è diventato Pelé: il calciatore francese ha raggiunto quota 7 gol senza aver ancora compiuto 24 anni, proprio come la leggenda brasiliana.
Olivier Giroud ha raggiunto Thierry Henry come miglior marcatore della storia della Francia a quota 51. Mbappé ha 20 macature in meno, ma anche molte presenze in meno. Il campione del PSG ha raggiunto il numero 31 in 61 presenze, con l'impressionante media di una rete ogni due gare. Per diventare il migliore della storia della Francia serviranno probabilmente almeno un paio d'anni, ma non ci sono dubbi che prima o poi, questo record apparterrà a lui.
Per quanto riguarda la Coppa del Mondo invece gli interrogativi sono diversi. Considerando l'età anagrafica e anche gli esempi del passato, Kylian Mbappé avrà a disposizione, oltre questa, altre 2 o 3 edizioni dei Mondiali (infortuni permettendo). Oggi è a quota 7 reti, proprio come Pelé: riuscirà ad arrivare in doppia cifra già in Qatar?
In Russia, nel 2018, nonostante la 10 sulle spalle, era agli occhi di tutti il ragazzino più forte in circolazione sul quale non caricare le pressioni. Lui se le è prese lo stesso e ha ripagato la fiducia di Deschamps e tifosi con il secondo Mondiale della storia francese. Oggi, e nel futuro, le pressioni sono la conseguenza naturale di un livello che non stenta ad abbassarsi, ma diventa sempre più alto.
Lo strapotere offensivo della Francia le allevia leggermente ma, come succede spesso con i campioni, alla fine è su di loro che si accentrano eventuali meriti di un trionfo e colpe di una debacle. Riuscira Kylian Mbappé a diventare il miglior marcatore della storia dei Mondiali (superando Miroslav Klose a quota 16)? E a portare la Francia sul tetto del Mondo per la seconda volta consecutiva (evento capitato soltanto a Italia e Brasile 60 anni fa)?