Mendilibar-El Kaabi: è stata la Conference League degli outsider

I due eroi dell'Olympiacos.
Olympiacos FC v ACF Fiorentina - UEFA Europa Conference League Final 2023/24
Olympiacos FC v ACF Fiorentina - UEFA Europa Conference League Final 2023/24 / Michael Steele/GettyImages
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Come cambiare la propria carriera in un singolo anno? O meglio, in pochi mesi? L'Olympiacos è campione della Conference League 2023-24. Un evento epocale, la prima squadra greca a vincere una competizione europea; un popolo in festa che ha avuto la possibilità di festeggiare subito in piazza, senza dover attendere il ritorno della squadra su charter notturni a orari improbabili.

La finale si è giocata ad Atene, precisamente nello stadio che ospita le gare casalinghe dell'AEK, e la squadra sconfitta è stata ancora la Fiorentina, in un modo addirittura più doloroso rispetto a un anno fa. Un dramma sportivo orchestrato da due uomini in particolare: chi l'Olympiacos l'ha portato all'ultimo atto di Atene subentrando sulla panchina a stagione in corso, e chi l'ha trascinato sul campo nella fase a eliminazione diretta.

Dai bassifondi di Liga a eroe europeo

José Luis Mendilibar ha 63 anni, è un basco nato a Zaldibar nel 1961. È stato calciatore tra gli anni Ottanta e Novanta, esclusivamente in Spagna, e ha cominciato la sua carriera da allenatore nelle giovanili dell'Athletic Bilbao, in una crescita lenta che l'ha portato ad essere una certezza dei bassifondi della Liga.

Gli anni al Valladolid e all'Osasuna e poi le sei stagioni consescutive che avevano reso l'Eibar una presenza costante nel massimo campionato spagnolo. L'addio alla città basca e l'esperienza negativa all'Alavés prima che la sua carriera cambiasse del tutto, all'improvviso.

Oggi si gode l'amore del popolo greco, esaltato in piazza come eroe nazionale proveniente dalla Spagna; un anno fa si godeva quello degli andalusi. È il tecnico capace di vincere l'Europa League con il Siviglia dopo essere subentrato a stagione in corso e la Conference League con l'Olympiacos dopo essere subentratto a stagione in corso.

Quasi un nuovo personaggio sbloccato nel calcio contemporaneo. Se l'inverno si sta per concludere e la squadra non riesce a ingranare nelle competizioni europee, il nome di José Luis Mendilibar è quello giusto per arrivare in fondo, anche a latitudini molto diverse tra loro. La realtà che supera la fantasia per un tecnico che prima di maggio 2023 poteva contare tantissime panchine in carriera, una promozione in Liga, sei esoneri e anche una retrocessione dal 20° posto del campionato spagnolo. Una storia rara e incredibile che si è abbattuta senza pietà sui tifosi italiani, in due anni consecutivi.

La stagione migliore della carriera di El Kaabi

L'allenatore attrae, catalizza l'attenzione, soprattutto se vanta un'evoluzione di carriera del genere. Poi però ci sono i protagonisti in campo ad assumere un peso rilevante o meno a seconda delle prestazioni, e della costanza delle stesse.

La stagione 2023-24 è stata quella della rivelazione di un Nazionale marocchino che aveva esaltato soltanto a tratti, senza mai sbarcare nell'Europa dei principali campionati e senza nemmeno aver partecipato alla clamorosa Coppa del Mondo in Qatar del Marocco di Regragui. Gli anni in patria e in Cina, e ancora in Turchia e Qatar, prima di operare quella che si è rivelata la scelta migliore della sua carriera: l'Olympiacos.

A 30 anni Ayoub El Kaabi firma con i greci. Gioca e segna in Super League ed Europa League, ma è la Conference quella in cui esalta ed esulta così tanto da ritagliarsi uno spazio nel cuore dei tifosi biancorossi, per sempre. Il titolo di capocannoniere è arrivato nonostante l'Olympiacos sia retrocesso dalla fase a gironi di UEL e non abbia disputato quella di UECL.

9 partite per segnare 11 gol, di cui 5 tra Semifinali e Finale. Una campagna europea senza precedenti per quanto concerne il rendimento individuale nella fase a eliminazione diretta. Un calciatore capace di segnare in diversi modi, di creare problemi a chiunque; un uomo che ha visibilmente vissuto in uno stato di grazia per diversi mesi, la cui carriera, dopo essere stata accecata dai rifletori europei, potrebbe subire una svolta impensabile soltanto un anno fa.

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