Mercato, novità tattiche e addio di Maldini: Pioli torna a parlare del suo Milan

Le dichiarazioni di Stefano Pioli in conferenza stampa dopo il primo raduno del Milan pre-campionato.
Stefano Pioli
Stefano Pioli / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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Stefano Pioli ha rilasciato delle dichiarazioni direttamente dal raduno di Milanello. Il tecnico del Milan ha parlato dei nuovi arrivi, delle ambizioni in vista della prossima stagione e anche del rapporto con Paolo Maldini (non più nella dirigenza dei rossoneri). Al termine della conferenza stampa parole anche sulla scomparsa di Silvio Berlusconi e sulle caratteristiche ricercate dai nuovi e possibili arrivi in rosa.

Sulle prime sensazioni durante il raduno: "C'è emozione, è bello ritornare qui e rivedere tutti. E' importante ricominciare a lavorare, solo lavorando si capiranno che percorso seguire", riporta MilanNews.

Sull'ultimo mese: "Ci tengo a ringraziare Maldini e Massara, se sono qui è anche grazie a loro. E' stato un rapporto di stima. Io mi sono sempre sentito al centro del progetto del Milan. Prima parlavo con Paolo e Ricky, ora con Moncada e Furlani. Ho lavorato tanto in questo mese, anche in passato ho parlato con giocatori che sarebbero potuti arrivare. Il mio lavoro quindi non è cambiato più di tanto. Il nostro è un mercato di idee". 

Sull'avere un certo peso nelle scelte: "Anche prima dicevo cosa ci serviva, ho sempre partecipato alla costruzione della squadra. Ho grande stima per i miei giocatori, ma credo che sia arrivato il momento di apportare qualche cambiamento". 

Sull'obiettivo: "L'obiettivo è sempre ottenere il massimo ed essere competitivo in ogni competizione e provare a vincere qualcosa".

Sulla possibile sorpresa: "E' difficile dirlo ora, il mercato è in continua evoluzione".

Sull'avere la squadra al completo durante la tournée negli Stati Uniti: "Vorrei tutta la squadra al completo, ma non è possibile. Il mercato dura fino al 31 agosto. Da qui alla partenza per gli USA il 21 luglio mi aspetto dei movimenti". 

Sul sentirsi meno protetto: "No. Il destino di un allenatore dipende dai risultati. Io mi sono sempre assunto le mie responsabilità e lo farò ancora". 

Sui tifosi: "Continuano a dimostrare che sono gli unici e i migliori".

Sul cercare un centravanti: "Non è giusto andare sul singolo giocatore, ma ci saranno dei cambiamenti. Mancherà Zlatan, quindi la punta è un obiettivo".

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic / Jonathan Moscrop/GettyImages

Sul modulo: "Questa è quasi la mia quinta stagione. Mi sento un architetto di una casa con una struttura solida, ma dove qualche zona della casa andrebbe sistemata per avere qualcosa di meglio. Potrebbero esserci anche novità tattiche per avere maggiori vantaggi. Molto dipenderà anche dalle caratteristiche di chi arriverà. Con giocatori di qualità e di intelligenza si potranno fare cose nuove".

Sul calendario: "Io parto con grande fiducia. I calendari? Bisogna affrontare tutti gli avversari. Dobbiamo solo pensare a lavorare bene. Dobbiamo sfruttare al meglio i giorni che abbiamo prima dell'inizio della stagione". 

Sul cercare più stranieri: "Non è che non vogliamo italiani. Noi cerchiamo giocatori adatti al nostro modo di fare calcio. Se saranno stranieri è perchè li riteniamo più adatti. Stiamo parlando di giocatori di alto livello che non avranno bisogno di un lungo periodo di ambientamento". 

Sulla mancanza di Ibra e su chi può essere il nuovo leader: "Questa squadra, anche grazie a Ibra, è cresciuta, ma ora abbiamo giocatori che possono essere dei leader. Siamo più maturi di tre anni fa. Anche questa sarà una sfida, cioè essere vincenti anche senza Ibra. Ibra club manager? Lui è sempre il benvenuto a Milanello. Ho parlato con lui qualche giorno fa, non so ancora quale sarà il suo futuro e anche le scelte del club su questo ruolo". 

Sul nuovo equilibrio nel percorso senza Massara e Maldini: "Maldini e Massara sono stati protagonisti, ma è il club che dà continuità al percorso: i giocatori sanno dove sono, che maglietta indossiamo e cosa rappresentiamo".

Su Gerry Cardinale: "L'ho sentito stamattina. Ha fatto l'in bocca al lupo alla squadra e mi ha motivato per la stagione". 

Sulla partenza di Tonali: "È una grave perdita dal punto di vista tecnico e bisognerà sostituirlo degnamente. Situazione buona per entrambe le parti per lui, difficile fare qualcosa di diverso...".

Sandro Tonali
Sandro Tonali / Horvath Tamas/GettyImages

Sulle possibili rivali per lo Scudetto: "Gli avversari saranno i soliti. Le griglie le fate voi e non gli ultimi due anni non ci avete mai indovinato... Non conta ora. Sarà un campionato combattuto e difficile".

Sulla non sosta per i Mondiali in questa stagione che verrà: "Avere delle settimane tipo è ottimale per tutti. Avere meno turni infrasettimanali è un vantaggio, ma come per noi anche per gli altri".

Sullo staff tecnico: "Sono usciti Roma e Betti, c'è ancora un posto e presto verrà riempito".

Su Loftus-Cheek e Romero: "Loftus e Romero sono molto motivati, vogliono dare tanto a questa squadra. Una della caratteristiche migliori che possiamo cercare, al di là della qualità tecnica, sono le motivazioni". 

Sull'aver parlato con Chukwueze e Reijnders: "Io parlo male un po' tutte le lingue, ma cerco e spero di farmi capire". 

Sulle caratteristiche che sta cercando nei nuovi arrivi: "Velocità e uno contro uno per l'esterno destro. Centrocampisti con caratteristiche diverse tra loro".

Su Kalulu e sull'avere rinforzi in difesa: "Gli ho fatto un po' di confusione. Partirà come centrale, ma nel caso servisse può fare anche il terzino. Se non ci saranno partenze credo che rimarremo così".

Pierre Kazeye Rommel Kalulu Kyatengwa
Kalulu / Gabriele Maltinti/GettyImages

Sul rapporto con Maldini: "Abbiamo un grande rapporto di fiducia e rispetto. Non sono mancate le discussioni, più nell'anno dello scudetto che l'anno scorso. Credo sia normale tra dt e allenatore. Su alcune situazioni non eravamo sulla stessa direzione, ma non sono mai mancati stima e rispetto".

Sull'aver avuto paura dell'esonero: "Se uno lo teme viene esonerato. Conosco i rischi del mestiere".

Sulla scomparsa di Berlusconi: "Ho saputo della notizia che ero sull'aereo per le Maldive. In questi anni di Milan, Berlusconi mi ha chiamato spesso. L'ultima volta qualche giorno prima della sua scomparsa. Ha sempre avuto un'amore incredibile per il Milan. Tutti i milanisti hanno perso un punto di riferimento. Ho parlato con Galliani. Siamo contenti di partecipare al trofeo Silvio Berlusconi". 

Sul possibile nuovo ruolo di Baresi: "Non so se sarà così, Franco è il Milan e ha già una carica nel Milan: la sua esperienza non potrebbe che far comodo a tutti".