Messi saluta il Barcellona: i 5 temi principali dell'addio
Leo Messi si è congedato in lacrime dal Barcellona durante la sua ultima conferenza stampa al Camp Nou. Un momento toccante che segna inevitabilmente la storia del club blaugrana e dello stesso attaccante argentino, che ripartirà da un nuovo club per vincere gli ultimi trofei della sua lunga e gloriosa carriera. Ecco i 5 punti salienti toccati dalla Pulce nel discorso alla stampa.
1. Questione economica e vincoli imposti dalla Liga
"Per i limiti della Liga non si poteva fare il rinnovo. Tutto il possibile è stato fatto, da parte del club, da parte del presidente. Io volevo rimanere, tutti lo volevano. Ma non abbiamo potuto. Con Laporta abbiamo parlato dopo le elezioni. Abbiamo cenato insieme, ero sicuro dopo quella cena che sarei rimasto qui. Poi è successo quel che è successo, non ho comunque avuto alcun dubbio sulla mia volontà di restare. Si vede che le cose dovevano andare così. False speranze sul mio rinnovo no, era tutto fatto. Da parte mia, non ho mai mentito alla gente".
Era tutto fatto, ma sul più bello l'accordo è saltato. Non per volontà di Barcellona o Messi, come dichiarato dallo stesso argentino, bensì per i vincoli economici imposti dalla Liga che non hanno permesso di sancire l'accordo. Anzi, Messi aveva accettato di ridursi lo stipendio del 50% pur di andare incontro alle esigenze del club blaugrana, che sta vivendo un periodo finanziario non florido.
2. Futuro al Paris Saint-Germain
"Dopo 16 anni dovrò ricominciare fa zero. Sarà difficile, ma insieme cambieremo. Bisogna accettarlo e guardare avanti. PSG? È una possibilità, ma al momento non ho accordi con nessuno. Diversi club sono interessati, ma al momento nulla è chiuso. Chiaramente ne stiamo parlando".
Il Paris Saint-Germain è l'ipotesi più accreditata per il futuro di Messi. Molte squadre di tutto il mondo sognano l'argentino, che però preferisce restare in Europa e giocarsi le sue carte in un top club. Contatti avviati con i francesi, c'è la bozza del contratto biennale soltanto da firmare.
3. Nessun attacco a Javier Tebas
"L’unica cosa che posso dire e che ci sono delle regole da rispettare. Non ho nulla da dire a Tebas. Quando ci siamo incrociati in passato abbiamo sempre avuto conversazioni cordiali. Non ho alcun problema con lui".
Poche parole ma significative dopo le polemiche degli ultimi giorni. Messi ha voluto chiarire la propria posizione in relazione alla figura di Javier Tebas, presidente della Liga. I rapporti restano buoni anche senza il rinnovo della Pulce con il Barcellona.
4. I momenti più belli al Barcellona
"Difficile pensare a un momento solo, abbiamo vissuto tante cose. Il debutto può essere il più importante perché realizzavo il mio sogno. Quello che mi porto dentro".
L'esordio di Messi in prima squadra è avvenuto il 16 ottobre 2004 contro l'Espanyol, diventando il terzo calciatore più giovane a vestire la maglia del Barcellona.
5. La promessa ai figli di tornare
"Sono giorni che penso a questo giorno, a cosa dire, la verità è che è difficile dopo così tanti anni e tutta la mia vita qui. Non sono pronto per questo e onestamente non è come avevo pensato. Abbiamo passato tanti anni qui a livello sportivo e familiare, è stato bellissimo, ora devo dire addio a tutto questo...sono arrivato che avevo 13 anni e dopo 21 anni vado via con mia moglie, ho promesso ai miei figli che sarà un arrivederci".
La storia d'amore tra Messi e il Barcellona è destinata a proseguire. Magari in futuro, quando l'attaccante argentino avrà appeso gli scarpini al chiodo e farà ritorno in blaugrana sotto altre vesti.
Segui 90min su Telegram per rimanere aggiornato su tutte le ultime novità di Serie A.