Milan e Inter pronte a chiedere un risarcimento al Ministero sulla questione stadio
A Milano continua a essere sulla bocca di tutti il tema nuovo stadio di Milan e Inter. Le due società meneghine continuano a osservare - seppur in silenzio - il botta e risposta nel mondo politico sul vincolo sul Meazza, anche se il Corriere della Sera specifica che sono pronte ad agire per vie legali per impugnare il vincolo (dichiarandolo illegittimo) e per chiedere nell'eventualità un risarcimento al Ministero dei Beni culturali.
L'ultima parola spetta al Segretariato regionale del Ministero dei beni culturali, dopo aver sentito la commissione regionale per il patrimonio culturale e la Sovrintendenza, con la prima chiamata a esprimere il parere vincolante.
La decisione della commissione del 13 maggio 2020 fu che lo stadio "non presenta interesse culturale ai sensi degli articoli 10, 12 e 13 del Codice e come tale è escluso dalle disposizioni di tutela perché le persistenze dello stadio originario del ‘25-’26 e dell’ampliamento del ‘37-’39 risultano del tutto residuali rispetto ai successivi interventi non risalenti a oltre 70 anni", con il Segretariato che invece affermò: "le stratificazioni, gli adeguamenti, gli ampliamenti fanno dello stadio un’opera connotata dagli interventi del ‘53’55, oltre a quelli del 1989-90, nonché delle opere successive al Duemila, ovvero un’architettura soggetta a continua trasformazione in base alle esigenze legate alla pubblica fruizione e sicurezza".
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