Stryger Larsen regala al Milan un insperato pari contro l'Udinese, ma la crisi rossonera continua

Nahuel Molina e Theo Hernandez
Nahuel Molina e Theo Hernandez / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Sembra aver fatto 5 passi indietro il Milan che ha giocato ieri contro l'Udinese, strappando un pareggio solo grazie ad un rigore a tempo scaduto, che ha assicurato almeno un punto alla squadra rossonera, ma che fa ripiombare il Diavolo in quell'aria di crisi che nelle ultime settimane non si era mai veramente dileguata.

Senza punti di riferimento e segnata anche dall'assenza di Ibrahimovic, Bennacer e Calhanoglu, la squadra di Pioli non ha portato né contenuti né qualità. É un Milan stanco che si trova in una condizione psicofisica di declino, palesata anche dai ritmi differenti rispetto alle altre squadre che risultano più dinamiche ed efficienti. Il reparto offensivo, segnato dall'assenza dei due centravanti su cui il Milan sperava di poter fare affidamento (Mandzukic e Ibra), si è inceppato, e in generale la prestazione della squadra è stata a tratti fin troppo macchinosa, prevedibile ed affaticata.

Tra i (pochi) giocatori della squadra rossonera che hanno effettivamente tentato di sopperire alla lenta discesa del Milan nei meandri dell'insufficienza: Tonali, ancora lontano dal raggiungere gli standard altissimi prefissati ormai dal pubblico, continua a dare buoni segnali, già intravisti durante i match precedenti. Uscito per una contrattura e sostituito da Meite, si somma alla lista di nomi degli infortunati, che inizia a pesare sempre di più sulle spalle dell'allenatore. L'assenza di Ibra invece ha gravato non solo direttamente sul lavoro qualitativamente insufficiente eseguito dai compagni di squadra, ma anche da un punto di vista più teorico, dato che è mancata la leadership dello svedese in mezzo al campo. Nessuno infatti è riuscito ad emulare la spinta ed il ruolo di guida che solitamente incarna Zlatan e molti giocatori, come Brahim Diaz hanno risentito della mancanza di punti di riferimento in squadra.

Altra nota di demerito: dopo un primo tempo impacciato, la squadra rossonera rientra in campo senza cambiare sostanzialmente nulla e continuando a proporre un gioco che non funziona, mentre l'Udinese tenta di accelerare. L'unico goal del Milan proviene da un calcio di rigore netto realizzato dal solito Kessie e causato da un fallo di mano eclatante di Stryger Larsen durante i minuti di recupero. Un errore fondamentale che regala un punto al Milan, che altrimenti sarebbe uscito completamente a bocca asciutta da quest'altra prestazione sottotono.


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