Milan e Inter: i 3 prerequisiti da rispettare per il nuovo stadio
Nel corso di questa mattinata il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha incontrato a Palazzo Marino i rappresentati delle società FC Inter e AC Milan per esporre i prerequisiti fondamentali per poter passare alla fase esecutiva del progetto del nuovo stadio.
Attraverso il proprio profilo Instagram, Sala ha fatto sapere che sono tre le proposte e che le due società si sono dichiarate d’accordo rispetto ad esse. A questo punto la Giunta potrebbe procedere rapidamente a deliberare il pubblico interesse.
1. Rispettare le linee e i volumi contenuti nello studio di fattibilità
Il nuovo stadio dovrà sostanzialmente rispettare le linee e i volumi contenuti nello studio di fattibilità che è già stato presentato all’Amministrazione. Dovrebbero essere sessantamila posti, di cui 12.500 premium, un costo di 650 milioni di euro e tre anni di lavori. Il nuovo studio prevede la demolizione integrale del primo anello, giudicato non meritevole di tutela nemmeno dalla Soprintendenza, quella della copertura e del terzo anello, a eccezione della torre 11, e la salvaguardia delle rampe elicoidali del secondo anello, fronte orientale, per circa la metà della struttura. La rifunzionalizzazione prevede una grande struttura museale dedicata alle squadre. Le altre funzioni private saranno invece collocate all’interno degli spazi qualificati. Su un totale di 261.000 mq di area di intervento, l’area totale pedonale aperta alla comunità è pari a 220.000 mq, di cui 106.000 mq a verde.
2. Riconversione dell’area dell’attuale San Siro
Il secondo punto chiede una riconversione dell’area dell’attuale San Siro al fine di sviluppare il progetto del distretto dello sport e entertainment, in un contesto verde, ed anche in questo caso come da dossier già presentato. A prescindere dal timing di realizzazione del nuovo stadio, la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali 2026 si svolgerà nell’attuale impianto, come tributo alla sua gloriosa storia. San Siro diventerà un distretto d’eccellenza per lo sport e l’intrattenimento. Il progetto ha l’obiettivo di ricucire una frattura nel tessuto urbano cittadino, riqualificando l’area tramite la realizzazione di spazi pedonali a verde, accessibili a tutti e volti a creare un luogo di aggregazione, condivisione e inclusione e facilities indoor e outdoor, con servizi dedicati allo sport, al tempo libero e alla cultura che restituiscano al territorio un’area di eccellenza destinata a diventare modello di uno stile di vita sano anche in città.
3. Le concessioni di diritti volumetrici per sviluppi urbanistici accessori allo stadio
Infine, terzo e ultimo punto, che le concessioni di diritti volumetrici per sviluppi urbanistici accessori allo stadio non deroghino a quanto consentito dal PGT vigente. Si era partiti da 0,63, si è scesi a 0,51, ma il PGT per quell’area prevede un indice volumetrico di 0,35. Il tema della riduzione delle volumetrie per quanto riguarda i due distretti - Multifunzionale e Sport & Entertainment - è stato al centro dei vertici tecnici tra il Comune di Milano e i due club. La quota dell’indice di edificabilità territoriale eccedente a quella prevista dal PGT, pari a 0,16, equivale a una superficie lorda di 46.679,40 m² in più. Nell’ultimo studio di fattibilità presentato a fine 2020, le due squadre avevano giustificato il surplus di volumi con la necessità di far quadrare i conti dell’intera operazione, un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro. In totale, secondo questo masterplan, la superficie lorda totale è di 145.000 m² contro i 165.796 del precedente progetto a cui si sommano 8000 m² di superfici destinate al convenzionamento. Adesso, questi metri quadrati saranno destinati a scendere ancora perché il sindaco Sala ha ribadito che è sua intenzione far rispettare le regole, ma anche le squadre hanno riconosciuto che la situazione è cambiata rispetto a un anno fa.
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