I moduli di partenza delle 20 squadre della Serie A 2021/22
Le squadre di Serie A stanno scaldando i motori, nei rispettivi ritiri, e a carte più o meno coperte stanno accumulando quel lavoro prezioso che nell'arco dell'anno darà, almeno negli auspici, i suoi frutti. Tifosi e giornalisti spiano, ben accolti o meno, quel che accade sui campi di allenamento e provano a carpire indicazioni e spunti, materiale fondamentale per costruirsi un'idea della squadra che verrà quando il gioco si farà duro e quando la posta in palio saranno i tre punti.
E tra continuità e voglia di staccarsi dal recente passato la curiosità si dirige su quelle che saranno le scelte tattiche dei tecnici delle 20 squadre pronte ad affrontare la Serie A 2021/22: un panorama quasi equamente suddiviso tra 3-4-2-1, 4-2-3-1 e 4-3-3, con minor ricorso al 4-3-1-2 e al 3-5-2. Vediamo dunque nel dettaglio, almeno sulla carta, quali potranno essere i moduli scelti all'alba del prossimo campionato:
1. Atalanta, Gian Piero Gasperini: 3-4-2-1
Un modulo diventato col tempo come un abito tagliato su misura, marchio di fabbrica di un capolavoro sportivo che ha condotto l'Atalanta a diventare una certezza tra le big italiane e un esempio imitato anche a livello internazionale. Cambiano gli interpreti ma l'impianto resta il 3-4-2-1, alternato al 3-4-1-2 con regolarità, un assetto tutto corsa e aggressività che ha fatto scuola pur senza trovare emuli effettivamente all'altezza. Episodico e sorprendente, nell'ultima stagione, il ricorso al 4-2-3-1 contro Verona, Udinese e Fiorentina: stessi principi di gioco, però, e stessi fantastici risultati.
2. Bologna, Sinisa Mihajlovic: 4-2-3-1
Se agli albori dell'avventura sulla panchina rossoblu Mihajlovic utilizzava spesso anche il 4-3-3, soprattutto nelle prime uscite, il discorso ha visto poi stabilire con continuità il 4-2-3-1 come modulo ideale del Bologna. Un modulo che, in effetti, ha una chiara coerenza con gli interpreti a disposizione del tecnico serbo, andando a esaltare sia gli esterni offensivi che un Soriano ormai definitivamente inquadrato come trequartista e più che mai prolifico nell'ultima stagione (9 gol e 7 assist).
3. Cagliari, Leonardo Semplici: 3-4-2-1
Confermato sulla panchina del Cagliari, dopo la salvezza raggiunta nell'ultima stagione, Semplici non promette stravolgimenti tattici che si distacchino dalla sua consueta difesa a tre (di fatto sempre utilizzata) ma potrebbe passare dal 3-5-2, suo marchio di fabbrica alla SPAL, al 3-4-2-1. Un passaggio già anticipato anche in sala stampa, sottolineando come gli interpreti ora a disposizione siano ideali per questo modulo, almeno sulla carta, ferma restando la necessità di accorgimenti anche a partita in corso e la capacità di cambiare pelle per adattarsi alle situazioni inattese.
4. Empoli, Aurelio Andreazzoli: 4-3-1-2
L'esperto tecnico torna all'Empoli per la terza volta, dopo l'addio certo doloroso di Dionisi, e non mancano piccoli dubbi su quello che sarà il modulo scelto. Il 4-3-1-2 rappresenta una sorta di grande classico per l'Empoli, ripensando anche alle squadre che hanno reso meglio in un passato più o meno recente, e anche nella precedente esperienza in azzurro Andreazzoli partì proprio così. Il 3-5-2 divenne poi la soluzione adottata nel finale di stagione 2019/20, a caccia della salvezza poi mancata, e non si esclude dunque a priori che venga riproposto. La prima ipotesi resta comunque la più probabile, anche in continuità con quanto visto lo scorso anno in B con Dionisi. Lo stesso Andreazzoli, riferendosi al 4-3-1-2 in rapporto all'Empoli, lo ha definito "storico".
5. Fiorentina, Vincenzo Italiano: 4-3-3
Nessun dubbio su quello che sarà l'abito dei viola con Italiano in panchina: il 4-3-3 appare già una certezza, come del resto allo Spezia in ogni partita della scorsa stagione, e il nuovo tecnico della Fiorentina sta cercando di trasmettere quanto più in fretta ed efficacemente i suoi principi di gioco, in netta discontinuità rispetto al 3-5-2 che con Iachini si è visto nelle ultime due stagioni. Più partecipazione corale alla manovra offensiva e maggiore coraggio in entrambe le fasi, un approccio che la squadra è chiamata a far proprio quanto prima e su cui sta lavorando duramente a Moena.
6. Genoa, Davide Ballardini: 3-5-2
Il binomio Ballardini-Genoa, ora al suo quarto capitolo, ha sempre rappresentato una garanzia di solidità difensiva e di efficacia, senza avventurarsi in soluzioni audaci o in esperimenti azzardati. E così sarà anche nella nuova stagione, sul solco della precedente: 3-5-2 per Ballardini, un modulo a cui nella scorsa stagione l'esperto tecnico ha rinunciato in una sola partita (nel successo col Bologna) ma che rappresenta, oggi, ancora una certezza su cui puntare.
7. Hellas Verona, Eusebio Di Francesco: 3-4-2-1
Dopo le sfortunata esperienze alla Sampdria e al Cagliari ci riprova Di Francesco e lo fa in un contesto non semplice, considerato il peso di Juric nelle sorti gialloblu delle ultime stagioni. E il riscatto di Di Francesco non passerà da forzate rivoluzioni tattiche: dopo gli anni del 3-4-2-1 di Juric, infatti, è possibile che il nuovo tecnico dia continuità a ciò che il gruppo padroneggia, senza imporre nell'immediato alcun passaggio alla linea a quattro e al 4-3-3 (o al 4-2-3-1) utilizzato alla Roma e al Sassuolo.
8. Inter, Simone Inzaghi: 3-5-2
Anche in questo caso il cambio in panchina non corrisponderà a una nuova veste tattica, almeno parlando sulla carta: ancora 3-5-2 dunque, come sotto la gestione Conte che ha condotto l'Inter allo Scudetto nell'ultima stagione. Una continuità che non si potrà ovviamente tradurre in toto nell'atteggiamento della squadra e nei principi di gioco, con una maggiore libertà lasciata all'iniziativa individuale e con un Calhanoglu pronto a vestire panni più affini a quelli del trequartista (situazione che con Conte si sarebbe difficilmente verificata).
9. Juventus, Massimiliano Allegri: 4-3-3
La Juventus di Max Allegri, quella del ritorno del tecnico livornese dopo due anni di assenza, sarà improntata tendenzialmente sul 4-3-3, in discontinuità dunque rispetto al 4-4-2 visto con Pirlo per lunga parte della scorsa stagione. Nessun discorso integralista però, così come nella precedente esperienza in bianconero, col 4-2-3-1 e il 3-5-2 che all'occorrenza, e in base a quanto accadrà sul mercato nelle prossime settimane, potrebbero senz'altro essere utilizzati a più riprese.
10. Lazio, Maurizio Sarri: 4-3-3
Ed ecco un esempio perfetto di distacco rispetto alla gestione precedente, un discorso totalmente diverso che richiederà dunque una rapida comprensione di principi e movimenti insoliti a Formello. Dal 3-5-2 di Inzaghi al 4-3-3 di Sarri, con possibili incursioni anche nel 4-3-1-2 che in passato fece le fortune dell'allenatore, ai tempi dell'Empoli. Tanto, come anticipato dallo stesso Sarri, dipenderà dal mercato e dall'arrivo o meno di giocatori ideali per il 4-3-3.
11. Milan, Stefano Pioli: 4-2-3-1
In questo caso si punta forte sulla continuità, con la conferma di Stefano Pioli e un mercato che, di fatto, asseconda comprensibilmente le idee del tecnico per il suo 4-2-3-1. I riscatti dei giocatori che hanno fatto bene lo scorso anno e il ritorno di Brahim Diaz vanno in questo senso, così come l'acquisto di Giroud. Non si prospettano dunque novità dal punto di vista tattico per il Milan, forti di un annata conclusa col secondo posto e vissuta a lungo in testa.
12. Napoli, Luciano Spalletti: 4-2-3-1
L'addio di Gattuso non comporterà stravolgimenti sul fronte tattico al Napoli, in panchina è infatti arrivato un tecnico come Spalletti che, più di chiunque altro, ha costruito le proprie fortune sul 4-2-3-1. Uno modulo che lo stesso Spalletti ha saputo portare al suo massimo splendore con la sua prima Roma e che, a dire del tecnico di Certaldo, trova nei giocatori del Napoli i giusti interpreti e gli uomini ideali per renderlo un abito ideale.
13. Roma, José Mourinho: 4-2-3-1
Anche José Mourinho sembra intenzionato a confermare il modulo che più di tutti ha utilizzato in carriera, il 4-2-3-1 appunto, considerando peraltro come i giocatori presenti in rosa alla Roma sembrino congeniali a tale assetto tattico. Si cambia dunque, dopo il 3-4-2-1 utilizzato da Paulo Fonseca con continuità nella stagione 2020/21. Il mercato condotto da Tiago Pinto sembra muoversi proprio in questa direzione, senza comunque escludere a priori possibili escursioni nel 4-4-2 o sporadicamente l'utilizzo della difesa a tre.
14. Salernitana, Fabrizio Castori: 3-5-2
Fabrizio Castori ha riportato in A la Salernitana dopo una lunga assenza e, forte di una meritata conferma, schiererà la formazione campana perlopiù con il 3-5-2, modulo utilizzato per larga parte della scorsa stagione (dopo l'inizio col 4-4-2 poi accantonato). Anche in ritiro, nei primi giorni di lavoro, il gruppo sta provando una soluzione che appare la più collaudata e tale da dare garanzie.
15. Sampdoria, Roberto D'Aversa: 4-3-3
Il 4-3-3 è il modulo utilizzato con maggiore continuità da D'Aversa, un vero e proprio marchio di fabbrica, ma qualche indizi lascia intendere un parziale cambio di rotta almeno nei primi tempi. A breve termine infatti, come il tecnico ha lasciato intuire, la squadra potrebbe dare ancora continuità al 4-4-2 della scorsa stagione, con un cambiamento che dunque potrebbe essere graduale e non automatico fin da subito prima di approdare al 4-3-3.
16. Sassuolo, Alessio Dionisi: 4-2-3-1
Osservando le ultime due stagioni di Dionisi, sulle panchine di Venezia ed Empoli, verrebbe da pensare a un integralista in senso stretto del 4-3-1-2. Una situazione da cui lo stesso Dionisi ha però voluto prendere le distanze, spiegando che allontanarsi da quel che il Sassuolo ha assorbito negli anni con De Zerbi sarebbe deleterio (almeno per il momento) al di là di qualsiasi modulo preferito a priori, impossibile da importare con la forza. Il 4-2-3-1, dunque, sarà ancora la base di partenza iniziale.
17. Spezia, Thiago Motta: 4-3-3
La famosa provocazione del 2-7-2 ha fatto più danni della grandine, almeno mediaticamente, ma di fatto il 4-3-3 di Thiago Motta potrebbe non distaccarsi troppo da quanto visto con Italiano nell'ultima stagione, prima del polemico addio del tecnico ora alla Fiorentina. Nessuna scelta conservativa dunque per lo Spezia e tanta voglia di continuare ancora a divertire con un gioco proposito e incentrato sul possesso palla, senza concedere niente alle speculazioni e alla voglia di salvarsi "costi quel che costi".
18. Torino, Ivan Juric: 3-4-2-1
La difesa a tre non sarà certo una rivoluzione o una novità per l'ambiente granata, abituato più che mai al 3-5-2. Con Juric, sulla falsariga di quanto visto a Verona, si passerà al 3-4-2-1 o al 3-4-1-2. E proprio la soluzione con un trequartista alle spalle delle due punte sembra essere fin qui quella provata con maggiore continuità dal nuovo tecnico granata, le due ipotesi saranno comunque intercambiabili e proposte via via nell'arco della stagione.
19. Udinese, Luca Gotti: 3-5-2
Il tecnico che non voleva fare il tecnico (amante della riservatezza e poco avvezzo alle luci della ribalta) si prepara a vivere una nuova stagione sulla panchina dell'Udinese e per quanto riguarda l'assetto tattico dei bianconeri non si prospettano rivoluzioni: sarà ancora 3-5-2, modulo del resto utilizzato sempre fin qui, dall'inizio dell'avventura come allenatore dell'Udinese, senza esperimenti o concessioni ad altre soluzioni estemporanee.
20. Venezia, Paolo Zanetti: 4-3-3
Paolo Zanetti è stato l'artefice del ritorno del Venezia in Serie A dopo una lunghissima assenza, il tecnico si è imposto come uno dei più promettenti allenatori della serie cadetta ed è stato in grado di meritarsi l'occasione nel campionato maggiore. Il 4-3-3 è il modulo di base, alternato col 4-3-1-2 anche in base alle caratteristiche dell'avversario di turno. Due soluzioni che, con tutta probabilità, vedremo anche nella stagione 21/22 in Serie A.