Mourinho allontana l'idea del turnover e si sofferma sul proprio futuro alla Roma
La Roma è pronta a tornare in campo in Europa League, dopo il pari col Lecce ottenuto in campionato, e sulla strada dei giallorossi - ai playoff - ci sarà il Salisburgo. José Mourinho ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida in programma domani alle 18.45 alla Red Bull Arena, queste le sue parole:
I ricordi a Salisburgo: "Ricordo tutto, la prima volta abbiamo perso e siamo stati eliminati ed esonerati. I ricordi non sono solo belli, ma anche brutti. La seconda volta ho ricevuto un premio bello, c'è stato tempo anche per stare qui con la famiglia in una città che non c'è bisogno di commentare, è troppo bella" riporta ForzaRoma.info.
Su cosa si aspetta dalla partita di domani: "Dal punto di vista dell'atteggiamento e della filosofia di gioco mi sembra che ci sono squadre di Serie A con un profilo simile. Ovviamente abbiamo fatto il noostro lavoro di analisi. Non si sa mai il piano di gioco. L'unica cosa che possiamo sapere è quello che hanno fatto prima di giocare con noi. Nel campionato austrico abbiamo visto tutto. le partite di Champions sono una buona refernza. Il loro girone non è stato facile. La forza di questa squadra è la qualità dei suoi giocatori. Se vuoi sapere dove ci sono giocatori giovani e bravi non devi cercare tanto. Guarda a Salisburgo e ne trovi tanti lì, sono giocatori di grande qualità. L'età non è sinonimo di poca esperieza perché ci sono giocatori che hanno giocato già 10-20 partite in Champions league. Sono una squadra di ottima qualità".
Su quale sia la partita più importante: "La prossima. E' sempre la prossima. Domani è la più importante".
Sull'obiettivo EL: "Quando ho parlato di 'squali', ho parlato di squadre fatte per vincere la Champions che si trovano in Europa League. Tutta la responsabilità è su di loro. Juventus, Manchester United, Barcellona e Arsenal. Il peso è su di loro. Salisburgo non è fatta per vincere la Champions, ma ha fatto bene ed è finito terzo. Ha perso con il Milan, tutti gli altri risultati ha pareggiato e fatto bene. Non è una squadra da Champions, ma può stare in Champions. Il nostro obiettivo è vincere domani. Sarà difficile, ma noi pensiamo più lontani di questo. Siamo 24 squadre, siamo lontanissimi. L'obiettivo in queste due partite è quello di passare il turno. Turn over? No, ci sarà uno o al massimo due cambi".
Su Wijnaldum: "Domani non giocherà titolare. Vediamo di partita in partita e negli allenamenti. Vediamo se avrà qualche possibilità di giocare qualche minuto come a Lecce. Allenarsi è bene, anche i dati di lavoro, sono dati positivi. Però questa è una cosa e il ritmo della partita è un altro. Il ritmo si prende giocando. Non siamo una squadra per fare un risultato al minuto 25. Mancano tante partite ancora e sicuramente arriverà il momento per Gini di iniziare la partita".
Su Karsdorp: "Non era in condizione prima per giocare. Il problema nasce a Sassuolo. Un atteggiamento di un giocatore che era in panchina e non mi è piaciuto. Ho usato un aggettivo troppo pesante e poi siamo entrati in un periodo che per voi sembrava tutto finito, ma per noi no. Abbiamo avuto sempre un rapporto positivo, al di là di quel giorno lì. Come ha detto anche lui, ci sono state tante bigie di gente che non sapeva quelo che c'era tra di noi. Adesso torne e abbiamo una possibilità in più. Può significare che Zalewski non deve giocare a destra e abbimo El Shaarawy che può giocare davanti. Ci darà un aiuto importnate. Il fatto che lui dive di voler giocare nel,a Roma e aiutare la squadra, è importabtissimo. Ricky è sempre stato un giocatore che ha un buon rapporto con la squadra. Sono contento che torna".
La parentesi sul futuro alla Roma
A Sky Mourinho si è soffermato anche sulle voci legate al proprio futuro: "Secondo te la proprietà vuole parlare con me a giugno, perché finisce a giugno il campionato? Sinceramente mi sembra un po' tardi. Cosa mi aspetto? Io non mi aspetto nulla, loro sanno cosa possono aspettarsi da me. Questo lo sanno. Cosa è successo a dicembre? Avevo la possibilità di andare ma ho deciso di no e la storia è finita lì".