Mourinho commenta i tanti gol subiti e l'avvio di stagione horror della Roma

José Mourinho
José Mourinho / Simone Arveda/GettyImages
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Terza sconfitta stagionale per la Roma, travolta per 4-1 dal Genoa nel posticipo della 6ª giornata di Serie A. Al vantaggio di Gudmundsson risponde il pareggio di Cristante, ma il Grifone dilaga grazie a Retegui, Thorsby e Messias. Al termine dell'incontro, José Mourinho ha parlato così ai microfoni di DAZN:

Sulla prestazione:
"Non ho molto da dire. Alla fine della partita non ho parlato con i giocatori e quando non lo faccio allora non mi confronto nemmeno con i giornalisti. Abbiamo iniziato male, è stato brutto come il gol preso a Verona. Abbiamo pareggiato, ma poi l'infortunio di Llorente ha cambiiato la struttura della squadra. Sul 2-1 con Mancini ammonito e questo tipo di arbitro abbiamo cambiato di nuovo la struttura per migliorare le cose. Quando abbiamo segnato in fuorigioco ero fiducioso, loro erano bassi e noi avevamo il dominio. I nostri cambi sono stati tutti offensivi, poi però sul 3-1 è finita e il 4-1 è arrivato fuori contesto".

Avete perso la solidità difensiva?
"È vero, senza dubbio. La gente parla o parlava degli errori di Ibanez con la palla, ma la verità è che ci dava una solidità incredibile. Ci manca Smalling e potete vedere quante partite abbiamo vinto senza di lui. Però dire che la solidità è persa solo perché ci mancano i giocatori non è corretta, perché dev'essere frutto di un lavoro collettivo. Ogni tiro in porta è gol, ma non è colpa di Rui Patricio. È solo un momento così. Succede così in tutte le partite, anche a Torino oltre al colpo di testa di Zapata non hanno tirato più. Io sento questo feeling in panchina".

È il peggior inizio della Roma:
"È anche la peggiore della mia carriera, ma per la Roma è anche la prima volta che gioca due finali europee di fila".

I troppi infortuni sono dovuti alla preparazione o alle troppe partite?
"Hai fatto la stessa domanda a Gilardino o la fai solo a chi perde? Loro hanno giocato 48 ore prima di noi. Llorente è un ragazzo che ha avuto tanti infortuni e ha giocato tre partite di fila".

Il gruppo è abbastanza forte per uscire da questa situazione?
"È il gruppo che abbiamo e con questo dobbiamo uscire. Non c’è mercato, nessuno arriva e nessuno va via. E’ la rosa che abbiamo con la sua qualità e i suoi problemi. Non c'è tempo per pianger, lo faremo internamente anche per il mio rapporto con il romanismo e mi fa ancora più male. Non è solo una cosa personale ma è una cosa generale. Domani siamo là a lavorare e la prossima partita è da 3 punti non a 7-8 ma è una partita molto molto importante”.