Mourinho-Dybala: destini interconnessi tra tentazioni e una clausola da rimuovere
Gli obiettivi in ballo in casa Roma sono ancora significativi, a partire dalla volontà di qualificarsi alla Champions League e alla possibilità di giocarsi un titolo come l'Europa League, ma è evidente che tante valutazioni sul futuro giallorosso passino dal destino dei due pilastri della squadra: Paulo Dybala e José Mourinho. Un futuro che appare in qualche modo interconnesso, sia pensando al rapporto con la piazza che valutando il peso dei traguardi sportivi indicati poco fa su quelle che saranno le scelte dei due.
L'edizione odierna de Il Messaggero si sofferma sulla coppia Dybala-Mourinho: entrambi stanno bene nella Capitale e non c'è un contratto in scadenza tale da creare allarmismi. Esistono però, neanche troppo tra le righe, aspetti da chiarire e da valutare prima di porre un freno alle voci sui due: in entrambi i casi sarà necessario capire i piani della società e farlo con una qualificazione alla Champions in tasca, per ovvie ragioni, aprirebbe a un lieto fine.
Incognite e prospettive
Non mancano però incognite: senza l'Europa che conta, infatti, i paletti del Fair Play Finanziario renderebbero difficile coltivare ambizioni di vittoria, dando maggior risalto anche alle voci su Mourinho e sull'interesse di realtà ambiziose come PSG, Chelsea e Newcastle (al di là del richiamo "romantico" dell'Inter).
Il Corriere dello Sport si sofferma più nello specifico su Dybala, partendo da un aspetto concreto: la presenza dell'agente Antun a Roma. Il dialogo tra il procuratore e la Roma riguarderà la clausola valida per l'estero: 12 milioni di euro, una cifra sicuramente minacciosa per la Roma, tale da non metterla al riparo da eventuali pretendenti per la Joya. La permanenza di Mourinho può apparire una chiave di volta anche per il futuro di Dybala, come elemento in grado di dare anche forza contrattuale ai giallorossa e di fare da testimonianza delle ambizioni. Il calciatore dal canto proprio vorrebbe eliminare la clausola suddetta e punterebbe a un ritocco dell'ingaggio.