Mourinho è criptico sull'attacco e torna sulla finale di Europa League col Siviglia

Le parole di Mourinho alla vigilia di Sheriff Tiraspol-Roma
Mourinho
Mourinho / Justin Setterfield/GettyImages
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Dopo il roboante successo in campionato contro l'Empoli, reazione ideale a un inizio di stagione in salita, la Roma spera di trovare continuità anche al di là del contesto della Serie A e di iniziare col piede giusto l'avventura in Europa League, superando l'ostacolo Sheriff Tiraspol nella prima giornata della fase a gironi. José Mourinho, tecnico dei giallorossi, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match in terra estone, queste le sue dichiarazioni:

Le scelte di formazione: "Io non voglio dire chi gioca domani. Gioca Karsdorp perché Kristensen non può giocare e perché senza Smalling il nostro quarto difensore è Celik e ho bisogno di avere un difensore in panchina. Giocherà Mancini, Llorente e NDicka e ho bisogno di avere Celik in panchina come difensore. Non rispondo su quali attaccanti giocheranno. Se si può dire preferisco giocare con due attaccanti due uno è un giocatore di creatività. Per questo abbiamo giocato con El Shaarawy o Dybala in questo tipo di combinazioni" riporta forzaroma.info.

Tornare in Europa dopo la finale persa: "È una stagione diversa e una competizione diversa da quella passata. Continuo a dire fino all'ultimo giorno della mia carriera che la finale di Budapest non l'abbiamo persa. Continuerò a dire questo ogni volta che ne parleremo. Però, è una competizione nuova, partiamo da zero. L'obiettivo è qualificarsi per la prossima fase. Lo scorso anno abbiamo iniziato con una sconfitta che ci ha creato difficoltà nella qualificazione però ci ha creato difficoltà di giocare i play-off contro una squadra di Champions che non è facile per una squadra come la nostra molto impegnata nella stagione. Se possiamo vincere il girone sarebbe importante. Su Svilar, sì giocherà perché Rui ha giocato molto bene nell'ultima partita, perché abbiamo vinto e non ha preso gol e perché non c'è una minima critica a lui. Se contro l'Empoli non fosse andata bene avrebbe giocato domani".

Rischio di sottovalutare l'avversario: "Noi abbiamo rispetto di tutti gli avversari. Abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si doveva vincere. Abbiamo perso l'anno scorso nella prima del girone con il Ludogorets. Non è mai facile giocare in trasferta in Europa. Giochiamo contro l'avversario, il pubblico e una motivazione speciale per una squadra il cui obiettivo è qualificarsi. Giochiamo anche contro una storia perché sono state fatte cose incredibili dallo Sheriff in Champions. Non è una partita facile, per questo motivo giochiamo con una squadra forte. Giocano Karsdorp, Mancini, Llorente, Ndicka che sono giocatori titolari. Abbiamo portato giovani giocatori che non sono mai partiti con noi".

Sulla squalifica: "Ovviamente è un problema perché non posso comunicare con la squadra. Ma la soluzione è stato l'allenamento di oggi, perché ho potuto dire la mia. Sarò seduto dove lo Sheriff mi riserverà un posto. Non mi preoccupo perché starò bene ovunque. Il mio staff sa come ragiono e come la penso, ho fiducia nella mia squadra e questo porterà al successo".

Differenze tra campionato e coppe: "Non lo so. Abbiamo avuto tutti la sensazione che lo scorso anno potesse andare bene sia in Italia che in Europa. Nella trentesima giornata eravamo terzi e nei quarti di finale. Abbiamo avuto infortuni importanti come Dybala e Smalling e abbiamo trovato difficoltà. Abbiamo perso delle partite in campionato che in condizioni normali non avremmo perso. Abbiamo perso una finale contro una squadra che aveva le nostre stesse ambizioni. Non è facile rispondere, anche in Italia e in Europa quest'anno ci sono squadre fortissime. Non posso dire dove sarà più facile. Per me conta sempre la prossima partita e oggi l'Europa League è la più importante per noi".