Mourinho: "Non vedevo l'ora che finisse la partita. Come sta Dybala? Molto male"
La Roma vince ma fatica più del previsto contro un Lecce che, nonostante l'inferiorità numerica, lotta fino all'ultimo minuto. Alla fine i giallorossi si impongono per 2-1 grazie ai gol di Smalling e Dybala e portano a casa i tre punti. Al termine della sfida José Mourinho è stato intercettato dai giornalisti di DAZN che gli hanno chiesto un primo parere sulla prestazione che i suoi hanno offerto questa sera; ecco cosa ha detto lo Special One:
Sulla partita:
"Non ricordo di partite in superiorità numerica in cui non vedevo l'ora che l'arbitro fischiasse la fine. C'è stata un po' di stanchezza fisica e mentale. Quando vedo Udinese-Atalanta vedo subito che sono due squadre che non giocano in Europa. Non dev'essere un alibi, oggi abbiamo iniziato bene. Quando loro si sono chiusi non siamo riusciti a passare perché abbiamo complicato le cose. Non ho sentito paura. Quando c'è una maglia rossa in più devi farla girare ma abbiamo fatto lanci di 60 metri e l'abbiamo persa. Solo Belotti ha avuto sicurezza nel gioco, la gestione degli altri non mi è piaciuta. Loro hanno aspettato gli ultimi minuti per rischiare. Noi abbiamo avuto le vere occasioni ma in una serata sfortunata può sempre capitare. Un pareggio sarebbe stato un disastro. Contro l'Atalanta abbiamo giocato bene e abbiamo perso, oggi il contrario. Alla fine la classifica la fanno i punti
Come sta Dybala?
"Dico 'male' per non dire 'molto molto male'. Purtroppo è più 'molto male' che 'male'. Ho parlato con il dottore ma per esperienza è difficile dire quando tornerà".
Tante occasioni, pochi gol: qual è il problema?
"Si può allenare la freddezza sotto porta e noi lo facciamo. Penso però che è più sotto l'aspetto mentale. L'errore di Abraham ne è la dimostrazione: lui rimane fuori dal campo senza tornare, è una cosa tipica di chi è disperato. Il pensiero negativo mi preoccupa, ma i gol di Abraham e Belotti arriveranno. Anche Zaniolo deve segnare. La stanchezza è vera però mi preoccupa la poca gestione della partita. Noi studiamo tanto gli avversari, poi in partita vedo certe cose e penso: 'perché i giocatori non mi capiscono?'. Dobbiamo solo sopravvivere a questo momento difficile. La perdita di Wijnaldum ci ha privato dei ritmi e di intensità a centrocampo".
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