Mourinho ribadisce la volontà di restare e sposa le idee della Roma sulla Superlega
La diciassettesima giornata di Serie A, pronta a partire nel pomeriggio con due anticipi, troverà in Roma-Napoli il suo epilogo, domani sera, chiudendo dunque col vero e proprio match di cartello del turno pre-natalizio. José Mourinho, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa soffermandosi sulla sfida contro il Napoli (dopo la dolorosa sconfitta di Bologna) e sui tanti temi dell'attualità giallorossa, anche in proiezione futura.
Roma contro la Superlega: “Io sono allenatore della Roma e la posizione della Roma è anche la mia. Non commenterò, ho tanta esperienza nel calcio e l’ho vissuto in differenti momenti ma non voglio nessuna analisi o pubblica. La posizione della Roma è chiara e io sono l’allenatore della Roma” riporta ForzaRoma.info.
Il Napoli: "Sono i campioni con merito e hanno vinto in modo molto chiaro l’anno scorso. Hanno perso un giocatore e ne hanno presi tanti. Sono la stessa squadra. Hanno perso un bravissimo allenatore però hanno un mister con esperienza di calcio e di Napoli. Hai detto bene, i risultati sono diversi. L’anno scorso a questo punto non avevano perso però sono la stessa gente e hanno lo stesso potenziale. Hanno una panchina con tante soluzioni. Il Napoli è il Napoli”.
Le parole sul futuro e la scelta di parlarne pur coi limiti del FFP: "Il motivo è il discorso che hai fatto. C’erano dubbi sulla mia posizione, tu hai parlato dei tanti problemi e si poteva pensare che nella mia testa ci potesse essere un dubbio. Magari si poteva pensare che qualche problema o frustrazione mi poteva creare dei dubbi. Ho detto in maniera chiara la mia posizione. Il mio obiettivo è che non ci sono dubbi e che non dobbiamo neanche parlarne. Tante gente poteva pensare che vogliono rimanere o no. Per me non dipende da nulla. È così, io sono sempre stato diretto e onesto. Quando ho firmato con la Roma, una settimana dopo ho avuto una fantastica offerta e ho informato con onestà. Non ho accettato per rispetto della Roma. Ho avuto la possibilità di andare ad allenare il Portogallo ma la società mi ha detto che era importante rimanere e sono rimasto. Dopo Budapest ho informato il club dell’offerta araba e ho detto di no. La mia onestà finisce qua e voglio rimanere con tutte le difficoltà e con le cose negative. Questa è la mia posizione e non ci sono dubbi. Adesso non voglio parlarne più di questa posizione”.
Osimhen vs Lukaku: "Sono due attaccanti fortissimi diversi tra loro. Uno si abbassa di più e crea intesa con i colleghi. L’altro è più diretto e più di profondità. Sono due bravissimi giocatori e la Serie A deve essere felice di avere entrambi. Potrebbero giocare in altri campionati. Sono due top, non c’è storia. Drogba era diverso da loro. Difficile paragonare, non mi è mai piaciuto fare queste cose. Osimhen è il miglior giocatore africano e Drogba lo è stato. Lukaku ha i genitori africani però è europeo e non rientra in quella classifica. Stiamo parlando di top player”.
I problemi in difesa e i recuperi: “Kumbulla non andrà neanche in panchina. Procede bene il recupero, non è successo nulla ma ha bisogno di riposo e oggi non si è allenato. Forse tornerà in panchina con la Juventus. Paulo va bene sta recuperando nei tempi stabiliti ma domani sarà fuori. Mancini si è allenato oggi per la prima volta ma gioca domani. Se non ha triple fratture nella tibia gioca e la squadra ha bisogno di lui e gioca domani. Il recupero di Aouar è lontano. Smalling deve ancora tornare in campo, neanche allenamenti individuali. Manca tanto”.
Le difficoltà del Napoli: "Problemi sui risultati non sui giocatori. Sono gli stessi dell’anno scorso senza Kim. Giocano quasi gli stessi 11 della squadra che ha vinto lo Scudetto. Le difficoltà sono quelle che noi conosciamo però quando li abbiamo affrontati il pareggio è stato vicino. Abbiamo perso 1-0 all’80’, abbiamo pareggiato a Napoli e perso senza meritare la sconfitta. Abbiamo fatto bene contro di loro senza avere i risultati che meritavamo. Speriamo di fare un risultato migliore. Kvara, Osimhen, Raspadori, Simeone soni molto bravi".