La moviola della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus
Tante polemiche anche nella finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus, vinta alla fine dai bianconeri con il risultato di 2-1 grazie alle reti di Kulusevski e Chiesa. La Gazzetta dello Sport analizza gli episodi dubbi nella classica moviola partendo dal 13’, quando Pessina cade in area Juve dopo un contrasto con Rabiot. "È il giocatore dell’Atalanta a spostare la palla, mandando fuori giri il francese, che poi finisce contro l’avversario. Un rigore che ci poteva stare, ma non chiaro ed evidente da richiedere l’intervento del Var Valeri" spiega il quotidiano oggi in edicola.
Diverse lamentele dei bergamaschi anche in occasione del vantaggio della Juventus arrivato al 31’: sull’azione del gol c’è infatti un fallo di Cuadrado su Gosens, non sanzionato dall’arbitro e sul quale il Var resta in silenzio, senza intervenire. Per la rosea "conta poco che il colombiano prenda (anche) la palla, l’intervento è quantomeno negligente e da fischiare".
Vengono poi segnalate le timide proteste bianconere sull’1-1 di Malinovskyi, "ma non pare esserci fallo di Freuler su Rabiot a inizio azione". Non convincono neanche le due ammonizioni di Massa su Chiellini che De Ligt: il primo è un semplice gioco pericoloso, il secondo un sul fallo a metà campo su Zapata. Corretti gli altri gialli, mentre nel finale espulso per proteste Toloi dalla panchina: il motivo che spinge alla protesta è un fallo non sanzionato di Ilicic su Danilo.
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