Nacho, il difensore pessimista simbolo e capitano del Real Madrid

Real Madrid CF v Getafe CF - LaLiga Santander
Real Madrid CF v Getafe CF - LaLiga Santander / Angel Martinez/GettyImages
facebooktwitterreddit

Capitan Nacho, l'eroe silenzioso dei madridisti è sempre più al centro di Madrid. Con l'addio di Karim Benzema, il Real non ha soltanto perso uno dei calciatori più forti mai passati nella capitale, uno dei pochi a vincere il Pallone d'Oro, ma anche il suo capitano. Un fenomeno centrale nel progetto blanco dell'ultima decade, almeno credevano i tifosi, il cui addio è stato invece rapido e doloroso, nell'incredulità generale.

La classica conferenza stampa con Florentino Perez, seguita da una pioggia di milioni in Saudi Pro League e la sensazione che quel vuoto in attacco possa il Real possa non riuscire a colmarlo nella stagione 2023-24. Da Madrid sono ufficialmente usciti Asensio, Hazard, Mariano Diaz e Karim Benzema; è invece arrivato Jude Bellingham e sono tornati, a diversi anni di distanza, Fran Garcia, Brahim Diaz e Joselu. Toni Kroos e Dani Ceballos hanno ufficialmente rinnovato, mentre si attende a giorni la comunicazione sul prolungamento di Luka Modric.

Il più importante però, per il sentimento nutrito il Real e restituito a lui dai madridisti, è probabilmente il rinnovo di Nacho Fernandez. Nato a Madrid, cresciuto calcisticamente nella Fabrica, dove nelle vene ha iniziato presto a scorrergli presto sangue blanco.

Dal 2012 è in pianta stabile tra i grandi del Real, ma il suo esordio assoluto con la prima camiseta madridista è datato 23 aprile 2011, in un Valencia-Real Madrid finito 3-6 per gli ospiti. Un esordio da titolare con Jose Mourinho in panchina in stile Jose Mourinho: 90 minuti al Mestalla, senza mai averne giocato uno prima. Discorso che verrà ripetuto anche il 4 dicembre dell'anno successivo, in una gara di Champions League vinta 4-1 contro l'Ajax.

Queste due significative delle più di 300 presenze con il Real Madrid, non tante se consideriamo gli 11 anni in rosa. Molte se invece pensiamo che Nacho Fernandez è sempre stato considerato un calciatore leggermente sotto il livello dei blancos, una buona riserva di cui si può fare a meno. 12 stagioni più tardi si è scoperto che di quella riserva, nonostante le voci che ogni estate si intensificano sul suo conto, non si può proprio fare a meno. Anzi, quel calciatore indosserà la fascia di capitano di un Real completamente diverso rispetto agli anni di gloria con Zidane, ma comunque fortissimo.

Soltanto una decina le presenze con Mourinho, Solari, Benitez e Lopetegui; più di 100 invece con il campione francese e Carlo Ancelotti. A inizio giugno, interrogato sull'argomento, il tecnico del Real garantiva fiducia sui prolungamenti di Ceballos e Nacho, e così è andata.

Dunque, ci sarà almeno un altro anno di Nacho e Real Madrid, almeno uno perché un'opzione permetterà di estendere il contratto fino al 2025. Nacho scala altre gerarchie diventando il primo capitano della squadra, il leader principale nello spogliatoio, uno che ha visto iniziare e finire più cicli vincenti. A 33 anni conta 23 titoli ed è al terzo posto nella classifica dei calciatori con più trofei della storia del Real Madrid dietro Benzema e Marcelo, al fianco di Modric e Gento, e con uno in più rispetto a Sergio Ramos, Carvajal e Kroos.

È l'ultimo One Club Man di una generazione, non il classico eroe che domina sul campo e nei cuori dei sostenitori. Un simbolo diverso, rispettoso e orgoglioso di far parte della squadra spesso più forte del mondo, anche con meno spazio, con un ruolo di minor importanza, rinunciando al protagonismo che avrebbe altrove.

Tra le etichette più simpatiche ricevute, spicca quella incollata da Carlo Ancelotti durante una conferenza stampa.

"Molto bene come sempre. Nacho è un calciatore che ha la capacità di essere concentrato 90 minuti, 91, 92 e non tutti i difensori lo possono fare. Ci sono due tipi di difensori nel mio modo di vedere il calcio: il difensore ottimista e il difensore pessimista. Lui è un difensore pessimista perché pensa sempre che qualcosa possa succedere e per questo resta concentrato 90 minuti".

Nacho Fernandez, il Defensa pessimista diventato primo capitano del Real Madrid si prepara a continuare il suo percorso in maglia blanca. Che diventi anche il calciatore con più titoli nella storia del club?