Nainggolan torna all'Inter e non è detto che non possa rimanerci: gli scenari
Radja Nainggolan aveva già ricominciato ad allenarsi nel ritiro del Cagliari sotto l'egida del nuovo tecnico (e direttore sportivo) Eusebio Di Francesco, ma un po' con "la morte nel cuore" vista la consapevolezza di dover tornare il 31 agosto ad Appiano Gentile. Del resto il suo cartellino è ancora dell'Inter, nonostante la volontà del club sardo e dello stesso belga di proseguire insieme dopo la fantastica annata in prestito vissuta fino a poche settimane fa.
Dopo essersi sottoposto agli esami medici e al consueto tampone, in caso di negatività, il Ninja comincerà subito la preparazione atletica in attesa dei compagni, che riprenderanno a lavorare il 7 settembre. Ma nel frattempo il Cagliari e Tommaso Giulini proveranno a convincere i nerazzurri a lasciarlo ancora un altro in anno Sardegna, sempre in prestito con diritto di riscatto: una formula non gradita a Marotta che vorrebbe monetizzare. Ed è proprio qui la novità. In caso contrario l'Inter starebbe valutando di trattenerlo, e sarebbe un colpo di scena visto che Nainggolan ha provato in tutti i modi a convincere Conte nel primo ritiro insieme.
Le ragioni della possibile permanenza sono due: economiche e tecniche. Per cederlo l'Inter pretende una cifra che si aggira intorno ai 20 milioni, a cui bisogna aggiungere le richieste da 4,5 milioni di euro per l'ingaggio, due aspetti che rendono difficile l'operazione per le eventuali squadre interessate. Sul lato tecnico, invece, Conte avrebbe già detto sì al suo rientro in gruppo, dicendosi disponibile a valutare un suo possibile utilizzo nel corso della stagione. E inoltre, il tecnico salentino, aveva confessato a Nainggolan tutta la sua ammirazione, sottolineando però allo stesso tempo come non si potesse mettere contro la decisione della dirigenza.
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