Questo Napoli non si ferma mai: 4-2 sull'Ajax, gli ottavi di Champions sono realtà

Esultanza azzurra
Esultanza azzurra / FILIPPO MONTEFORTE/GettyImages
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Dopo l'exploit impressionante vissuto fin qui tra campionato e Champions League, col primo posto come principale filo conduttore, per il Napoli arriva il momento di cominciare davvero a raccogliere quanto seminato e di mettere il primo punto fermo: con un punto contro l'Ajax gli ottavi di finale sarebbero una certezza, un risultato ragguardevole già messo in cassaforte.

Avvio da incorniciare per i partenopei, in vantaggio già al 4' grazie a un colpo di testa di Lozano a scavalcare Pasveer, su millimetrico suggerimento di Zielinski. L'Ajax tenta la reazione, impegna Meret con Bergwijn, bel riflesso su tiro deviato, e poi ci prova con Berghuis: conclusione da lontano, fuori di poco. Quando Kvaratskhelia mette il turbo la difesa olandese patisce, Lozano sfiora la doppietta al volo proprio su azione propiziata dal georgiano: occasioni da entrambe le parti. Il raddoppio azzurro arriva subito dopo, al 17', con Raspadori: suggerimento di Kvaratskhelia, l'ex Sassuolo si aggiusta il pallone e con un sinistro potente fa 2-0. Alla mezzora l'Ajax torna pericoloso, con un tiro di Taylor sull'esterno della rete, ma fino alla fine del primo tempo non ci sono altri pericoli per gli uomini di Spalletti che escono tra gli applausi del Maradona.

UEFA Champions League group A"SSC Napoli v Ajax Amsterdam"
Raspadori segna ancora in Champions / ANP/GettyImages

Il secondo tempo inizia nel peggiore dei modi per il Napoli, Klaassen di testa beffa infatti Meret sugli sviluppi di un cross dalla sinistra, e Spalletti si gioca la carta Osimhen. Dopo la doccia fredda del gol il Napoli ha una buona reazione e merita anche il 3-1, che arriva su dischetto (con aiuto del VAR): Kvaratskhelia è freddo e ristabilisce le distanze. Con gli azzurri in gestione del match arriva un rigore anche dall'altra parte, per fallo di Juan Jesus: Bergwijn segna e regala qualche brivido finale, sul 3-2. Osimhen poi, all'ultimo minuto, fa esplodere il Maradona: 4-2, rubando palla a Blind, e Napoli matematicamente agli ottavi di Champions League.

La chiave tattica di Napoli-Ajax

Nelle prime battute il Napoli attacca con continuità, inizialmente dalla parte di Kvaratskhelia e poi anche sulla destra, risultando comunque pericoloso grazie al dialogo efficace tra Zielinski e i due esterni offensivi (come in occasione del gol). I Lancieri, dopo il gol subito, iniziano a fare possesso e avanzano il raggio d'azione: i ritmi sono comunque alti e la sfida promette scintille, con botta e risposta.

Khvicha Kvaratskhelia
Il 3-1 di Kvaratskhelia / Francesco Pecoraro/GettyImages

Anche dopo il 2-0 di Raspadori l'Ajax prova a riportarsi in avanti, impattando però su una difesa attenta. Dopo la mezzora i ritmi calano e il Napoli gestisce senza affanno, grazie all'ottimo filtro a metà campo. La fiammata che porta al 2-1 in avvio di ripresa trova poi una reazione generosa del Napoli, pronto a macinare ancora gioco per chiudere il discorso qualificazione e riuscendo poi nell'intento (al di là dei grattacapi finali, dopo il 3-2). Possesso palla spesso in mano alla Ajax ma in modo più sterile e meno efficace rispetto ai partenopei.

La giocata del match

Il copione della sfida sorride subito al Napoli e lo fa sull'asse Lozano-Zielinski, col messicano che serve il compagno e quest'ultimo che ricambia il favore restituendogli il pallone con precisione millimetrica: un filtrante alto che Lozano indirizza poi in porta con un morbido colpo di testa, imprendibile. Da sottolineare anche il modo in cui sul 2-0 Raspadori si aggiusta il pallone sul sinistro, per poi far partire un mancino micidiale.

Il migliore in campo

Il Napoli e il calcio italiano si godono l'idillio del tutto sorprendente con Kvaratskhelia, un calciatore in grado di stupire per tecnica e spunto in velocità ma capace anche di rivelarsi generoso. Un gol su rigore per lui e la firma sull'azione che porta al gol di Raspadori ma non solo: personalità da vendere e una sentenza quando parte in progressione, costringendo l'avversario ad atterrarlo.

Alfred Schreuder, Luciano Spalletti
Spalletti e Schreuder / Francesco Pecoraro/GettyImages

Le pagelle

Lobotka 7 Il suo lavoro di filtro a metà campo è fondamentale e lascia libertà ai colleghi di reparto, tanti palloni recuperati e lucidità quando si tratta di ripartire. Poco appariscente ma sempre prezioso.

Lozano 7 Incisivo già in avvio, conclude con un morbido colpo di testa un bell'uno-due con Zielinski e si rivela sempre una spina nel fianco sulla destra. Sfiora la doppietta nella ripresa, in contropiede (arma micidiale, tale da costringere al fallo chi lo marca).

Kvaratskhelia 7 Il solito georgiano, quello che ormai abbiamo imparato a conoscere: scatti brucianti e una capacità innata di ubriacare l'avversario, saltandolo sistematicamente o costringendolo al fallo. Di potenza segna poi il rigore del 3-1 e nel finale dà una mano in copertura.

Raspadori 7 Si vede meno rispetto ai due esterni ma quando ha palla fa valere la propria cifra tecnica, col controllo e col gran mancino in occasione del 2-0 e in altri momenti, quando deve gestire il possesso.

Osimhen 6,5 Entra con tutta la voglia del mondo di segnare e riesce nell'intento, pressando Blind e firmando il definitivo 4-2 a porta vuota. Una gioia meritata dopo lo stop.

Juan Jesus 5,5 Chiamato a sostituire Rrahmani, titolare dopo lungo tempo in Champions, risponde alle aspettative a metà: interventi puntuali ed efficacia nel gioco aereo, attento fino all'82' quando regala un rigore all'Ajax rimediando poi un giallo evitabile. Blackout finale dopo una buona prova.


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