Nasca e le conseguenze per il mancato intervento del VAR in Inter-Verona
Finale di girone d'andata concitato e all'insegna delle polemiche per arbitri e assistenti: quanto accaduto ieri in Inter-Verona sta lasciando un importante strascico di critiche e non manca chi immagina conseguenze concrete soprattutto per Luigi Nasca, addetto al VAR reo di non aver richiamato l'arbitro in occasione del gol del 2-1 nerazzurro.
Una gomitata di Bastoni su Duda passata in osservata che, spiega oggi La Gazzetta dello Sport, potrebbe condurre a una "retrocessione" di Nasca in B per uno o due turni. Il quotidiano non si riferisce soltanto a quanto accaduto ieri ma cita anche altre situazioni emerse durante la stagione, indicando quello di ieri come un episodio di una serie e non come un caso isolato.
Un aspetto che non sarebbe passato inosservato neanche agli occhi di Gianluca Rocchi, anche al di là della volontà di non avere un atteggiamento esclusivamente "punitivo" per degli errori (più volte espresso dal designatore). In particolare la Gazzetta cita uno degli episodi che hanno fatto più discutere fin qui, il mancato rigore assegnato al Bologna per l'entrata di Iling Junior su Ndoye (il 27 agosto, quando Nasca era AVAR).
Un passaggio in Serie B che non è inedito per Nasca in questa stagione: c'è già stato infatti il 30 agosto, dopo la giornata del mancato rigore al Bologna definito solare anche da Rocchi, e il 4 novembre per Pisa-Como (dopo uno Juventus-Verona ricco di episodi controversi). Per quanto riguarda l'arbitro Fabbri, pur non impeccabile nella direzione di Inter-Verona, non si prevedono conseguenze altrettanto concrete: lo attende in sostanza la consueta turnazione, senza stop che siano in qualche modo "punitivi".