Nasce il comitato "Sì Meazza": no alla demolizione dello stadio. Possibile referendum, Inter e Milan in attesa

Ancora problemi per il nuovo San Siro. Il comitato Sì Meazza ha raccolto in pochi giorni un centinaio di adesioni eccellenti e spinge per la non demolizione dell'impianto milanese, attualmente casa di Inter e Milan.

Da Milly Moratti a Claudio Trotta, il promoter dei grandi eventi rock, oltre 100 nomi noti della società civile e della politica si sono uniti e si stanno unendo per contestare la decisione della realizzazione di un nuovo stadio e della demolizione di San Siro.

Come sottolinea il Corriere di Milano, profili diversissimi ma uniti nella difesa del vecchio San Siro: "Per la salvaguardia e l’eventuale ammodernamento del Meazza, per recuperare a verde l’immensa distesa di cemento attorno alla stadio, per riqualificare l’ambiente urbano peraltro già interessato da altre operazioni immobiliari - si legge nel manifesto del neonato comitato -".

"Ci auguriamo che il sindaco e la giunta portino rapidamente in Consiglio le motivazioni alla base della dichiarazione di pubblico interesse. Perché non c’è uno studio di fattibilità, non è definito il progetto e non c’è soprattutto una motivazione, come prevederebbe la legge, sulla rinuncia al recupero dello stadio esistente. La legge infatti stabilisce che 'il pubblico interesse è dichiarato sulla base di uno studio di fattibilità che motivi l’eventuale mancato rispetto della priorità, ovvero il recupero degli impianti esistenti'. In realtà il Meazza non sarebbe neanche da recuperare. Recentemente lo stadio ha ospitato gare importanti: dal derby alla semifinale e alla finale di Uefa Nations League".

"Nel 2016 sono stati fatti dal Comune ulteriori interventi per la sicurezza statica dell’impianto e l’adeguamento a norme internazionali, tali da consentire lo svolgimento della finale di Champions League".

Non si esclude un referendum contro la demolizione del vecchio impianto.

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