Nella guerra tra il Barcellona e la Liga paga Lionel Messi
Dopo quasi 21 anni di amore indiscusso e numerosi trofei, le strade del Barcellona e di Lionel Messi si separano. Un fulmine a ciel sereno che si è scagliato sulla Catalogna, quando tutto sembrava apparecchiato per l’annuncio della firma dell'argentino. Almeno fino alle 19.45 di ieri, quando è arrivata la comunicazione dell'addio con una nota ufficiale: "Malgrado il raggiungimento di un accordo tra il Barcelona e Leo Messi e la chiara intenzione di entrambe le parti di firmare un nuovo contratto nella giornata odierna, l’accordo non può essere formalizzato a causa di ostacoli economici e strutturali (la normativa della Liga spagnola, ndr). Di fronte a questa situazione. Lionel Messi non continuerà ad essere legato al Barcelona. Entrambe le parti sono profondamente dispiaciute del fatto che tanto i desideri del giocatore come quelli del club non possano essere finalmente esauditi. Il Barça ringrazia con tutto il cuore il contributo del giocatore alla crescita dell'istituzione e gli augura il meglio nella sua vita personale e professionale".
Il motivo principale della rottura forzata tra la Pulce e il club blaugrana è legato alle nuove regole imposte dalla Liga. Impossibile, quindi, che 'sotto accusa' non finiscano - almeno dal punto di vista del Barcellona - le regole del campionato spagnolo e il tetto salariale imposto dal suo presidente Javier Tebas. Ma ovviamente non è l'unico ostacolo che ha impedito al matrimonio di proseguire.
L'addio di Messi al Barcellona proietta il mondo del calcio davanti ad una cruda realtà: i soldi che circolano in tempi di pandemia non sono gli stessi di sempre, ed onorare certi contratti per molti è diventato inevitabilmente un lusso. I catalani sono tra i club mondiali sommersi dai debiti, che insieme a Real Madrid e Juventus stanno cercando di arginare resistendo e insistendo con il progetto della Super League. In una guerra che in terra spagnola vede Madrid e Barcellona contro la Liga e Tebas.
Se non altro appare curioso che la rottura tra il fenomeno argentino e il Barça arrivi appena 24 ore dopo l’annuncio da parte della Liga dell’accordo con Cvc che garantiva 2.7 miliardi di euro agli organizzatori del campionato spagnolo e circa 270 milioni di euro ai catalani. Soldi freschi che avrebbero potuto aiutare - secondo i media spagnoli - a chiudere l'ennesimo rinnovo della Pulce. Ma mentre dalla Catalogna annunciavano l'addio di Leo, il Real postava un duro comunicato contro la Liga e l’accordo con Cvc. Un segnale pro-Superlega? Possibile. Certamente una sanguinosa guerra tra potenti che ha portato anche un intoccabile come Messi tra le vittime sportive.