Nello scontro per l'Europa vince la prudenza: Lazio-Napoli finisce senza reti
Scontro diretto dal sapore d'Europa all'Olimpico, la Lazio ospita il Napoli e due soli punti separano la formazione di Mazzarri da quella di Sarri, grande ex di oggi. Inizialmente i biancocelesti faticano a trovare sbocchi, contro un Napoli prudente, e Isaksen è il primo a provarci al 13': sinistro di prima intenzione che finisce alto. Un primo tempo privo di sussulti ha sempre nello stesso Isaksen uno dei protagonisti più brillanti e vede in un rigore chiesto dalla Lazio, per intervento su Castellanos, una delle ultime situazioni da sottolineare.
Ancora un episodio arbitrale poi in avvio di ripresa, sempre con Castellanos protagonista: gran gol in rovesciata dell'attaccante, gesto vanificato però da posizione di fuorigioco. Al di là di episodiche incursioni azzurre, con un buon impatto di Gaetano subentrato a Demme, è la Lazio a sfiorare il gol vittoria: Cataldi fa la barba al palo con un tiro da fuori, il solito Isaksen pesca Castellanos che - di tacco - chiama Rrahmani all'intervento provvidenziale. Una Lazio proiettata in avanti alla ricerca del gol non riesce a rivelarsi concreta, il Napoli porta dunque a casa un punto sudato.
La chiave tattica
Mazzarri è costretto a rinunciare a interpreti importanti in attacco (out Osimhen, Kvaratskhelia e Simeone) e punta su Raspadori come riferimento offensivo con Politano e Zielinski a supporto, in un 3-4-2-1. La Lazio non trova spazio e la difesa azzurra è più che mai chiusa e compatta, con grande sacrificio anche da parte dei centrocampisti - Lobotka in primis - e con Raspadori spesso isolato tra i centrali biancocelesti. Da segnalare il gran movimento di Politano, pronto a svariare ed accentrarsi per togliere riferimenti, in un Napoli decisamente compassato nella manovra.
Dall'altra parte la Lazio ha qualità in uscita dalla difesa ma si perde negli ultimi metri e non trova sbocchi offensivi pur con buone giocate di Isaksen e Felipe Anderson. La Lazio dà l'impressione di poter essere più minacciosa, il copione non cambia nella ripresa e il Napoli, apparso più solido difensivamente nel corso del primo tempo, corre qualche rischio in più. Lo 0-0 finale è comunque uno specchio coerente di una sfida avara di sussulti, all'insegna della prudenza e di un atteggiamento conservativo soprattutto dalla parte azzurra.
L'episodio della partita
Un potenziale lampo in grado di far esplodere l'Olimpico: il gol di Castellanos poi vanificato da posizione di fuorigioco, una rovesciata dopo stop di petto su lancio dalla difesa, resta la giocata di copertina dello 0-0 tra Lazio e Napoli. Una perla inutile nei fatti quanto entusiasmante.
Il migliore in campo
Isaksen In una sfida spesso bloccata e segnata dall'atteggiamento tutt'altro che audace delle due squadre si sottolinea la buona prova personale di Isaksen, capace di rimpiazzare al meglio Zaccagni: ci prova sia andando al tiro che servendo bene i compagni, di fatto gli manca solo il gol.