No alla ristrutturazione del Meazza: Inter e Milan puntano all'area San Siro, le novità

  • Inter e Milan bocciano la ristrutturazione del Meazza
  • Chiesta al Sindaco l'area San Siro per la costruzione di un nuovo stadio
  • Beppe Sala chiederà passo indientro su San Donato Milanese e Rozzano
Stadio Giuseppe Meazza
Stadio Giuseppe Meazza / Maria Moratti/GettyImages
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Nuovo giro, nuova corsa. Nuova puntata della serie dedicata al Giuseppe Meazza e all'area San Siro che coinvolge Inter, Milan e il Comune di Milano, con il suo principale rappresentante - nonché Sindaco - Giuseppe Sala. Nell'incontro avvenuto oggi a Palazzo Marino, le due società milanesi ha respinto definitivamente l'idea di ristrutturare l'attuale impianto. All'incontro erano presenti i rappresentanti dei due club e anche di WeBuild, l'azienda incaricata di effettuare lo studio di fattibilità per il restyling dell'impianto. Studio bocciato dai due club, sia da un punto di vista economico (temono di dover spendere più dei 400 milioni di euro preventivati) sia dal punto di vista futuristico, visto che non potrà mai essere ristrutturato in modo tale da stare al passo con i tempi.

Beppe Sala ha così commentato la bocciatura dei due club del progetto di ristrutturazione del Meazza:

"L'accordo e l'unità di intenti delle due squadre sono molto forti ed è una cosa positiva. Le due squadre hanno fatto lunghe analisi di fattibilità tecnico ed economica rispetto all'ipotesi di ristrutturare San Siro, partendo dal progetto di WeBuild ma cercando di verificare le ipotesi realistiche di ristrutturazione. Dopo queste lunghe analisi sono arrivate alla conclusione che non è ristrutturabile o perlomeno con costi accessibili, che quindi non considerano l'ipotesi San Siro, come si era pensato negli ultimi mesi, fattibile. La loro proposta è di tornare sull'idea di un nuovo stadio nell'area di San Siro".

Inter e Milan, a Palazzo Marino, hanno rilanciato l'idea di costruire uno stadio nell'area San Siro, accanto all'attuale impianto, come da idea e progetto iniziale. Sicuramente si tratterebbe di un investimento più impegnativo e importante ma porterebbe alla realizzazione di un impianto nuovo, da zero, con la possibilità di sfruttarlo al 100% del suo potenziale. Entrambe le dirigenze metterebbero in primo piano l'idea di rimanere in città, a Milano, e le piste San Donato Milanese e Rozzano sono solamente dei piani di riserva.

Il Sindaco di Milano ha proseguito con le dichiarazioni in riferimento alla "nuova" idea di Inter e Milan:

"Sarà un processo lungo, ho rivisto quattro delibere, un dibattito pubblico, una delibera comunale, la resistenza all'idea del referendum. C'è dietro tanto lavoro, non si riparte da zero, ma da una serie di atti già fatti. Io ho fatto una sola richiesta: noi lavoreremo per gli aspetti chiesti dalle due società ma per avviare operativamente le procedure ho bisogno della conferma che quella sarò l'unica ipotesi per loro".

"La cosa positiva è che considerano la presenza a Milano importante, quindi oggi non sono in condizioni di chiedere di abbandonare le altre ipotesi finché non gli do le informazioni che mi hanno chiesto. Non posso chiedere garanzie sullo stop per San Donato e Rozzano ma quando fornirà tutti i dati a loro necessari sarò costretto a farlo. Non voglio dire una parola in più da qui a quando si deciderà rispetto ai due possibili impianti, sui cui in passato mi sono espresso in modo critico".

"Mi mancano due anni (di amministrazione, le ultime elezioni sono state nell'ottobre 2021, ndr) o forse qualcosa in più, non è un tempo lunghissimo ed è chiaro che tutto va fatto abbastanza rapidamente. Ci metto la faccia nel momento in cui sono sicuro che non si cambi un'altra volta idea. Ho spiegato che rispetto al mio ruolo ci sono delle caratteristiche tecnico-amministrative e poi ci sono le questioni politiche. Capisco il disorientamento dei tifosi e dei cittadini, ne abbiamo viste tante e spero che ardentemente questa sia l'ultima. Se mi posso permettere credo che le premesse ci siano tutte però vedremo quando ci sarà la luce verde".


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