No della Commissione Europea ai 55 milioni per il Franchi: la reazione di Nardella
Firenze attendeva il parere della Commissione Europea in merito all'eleggibilità degli interventi sullo stadio Artemio Franchi nell'ambito dei Piani Urbani Integrati, in sostanza si trattava di capire se i 55 milioni di euro inizialmente stabiliti per il restyling potessero effettivamente essere sfruttati per rinnovare l'impianto fiorentino.
Il parere è stato negativo, lo ha reso noto con una nota stampa Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Esteri, le Politiche di Coesione, il Sud e il Pnrr: "Gli interventi del Bosco dello Sport di Venezia e dello stadio Franchi di Firenze non potranno essere rendicontati a valore delle risorse Pnrr. I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell'ambito dei Piani Urbani integrati (PUI) delle rispettive città metropolitane" si legge nella nota.
Gli elementi raccolti coi sindaci di Firenze e Venezia non hanno dunque convinto la Commissione, tanto da arrivare al parere negativo espresso oggi in via ufficiale. La risposta di Dario Nardella, sindaco di Firenze, non si è fatta attendere.
La reazione di Nardella
Questa la nota stampa del primo cittadino del capoluogo toscano, con riferimento esplicito anche al ruolo del Franchi nell'ambito della candidatura italiana per Euro 32: "Siamo profondamente delusi per questa decisione dell’Unione Europea sulla quota di finanziamento di 55 milioni di euro del PNRR sul progetto di restauro e riqualificazione dello Stadio Franchi di Firenze, che non è semplicemente uno stadio ma un monumento nazionale vincolato dallo Stato. Attendiamo di apprendere le motivazioni reali, ma a noi è sempre stata chiara la correttezza del procedimento, tanto è vero che lo Stato più di un anno fa ha attribuito alla Città Metropolitana e al Comune di Firenze tale finanziamento con un apposito decreto interministeriale sul quale nessuno fino a ieri aveva mosso formali obiezioni. Firenze subisce un danno grave, ingiusto e ingiustificabile e perde 55 milioni di euro del PNRR pur avendo rispettato tutti i tempi imposti dalle regole europee e avendo ricevuto ben 40 autorizzazioni. C’è chi ha remato contro Firenze e la Fiorentina e c’è chi ancora spera che lo Stadio Franchi faccia la fine dello Stadio Flaminio dello stesso architetto Nervi, abbandonato e degradato. Un buco nero nel quartiere di Campo di Marte. Ma noi non ci arrendiamo minimamente! Non fermiamo la procedura di gara pubblica già avviata, anche perché attualmente il progetto è destinatario del finanziamento statale del Ministero della Cultura per 140 milioni di euro circa che non possiamo perdere. Inoltre abbiamo speso già 8,5 milioni di euro nella progettazione e nella verifica della progettazione. Ringrazio il Ministro Fitto e il governo per aver difeso il progetto condividendo con il Comune di Firenze le motivazioni a difesa della correttezza del procedimento adottato. A questo punto chiediamo allo Stato italiano di lavorare insieme a una soluzione per sostituire la quota mancante e coprire quindi l’intero importo, anche perché il nuovo stadio di Firenze è parte del piano di candidatura degli Europei di Calcio 2032 già presentato ufficialmente dalla FIGC alla UEFA."