Non solo De Ketelaere: i calciatori rilanciati da Gasperini

Talenti portati a un nuovo livello dall'allenatore dell'Atalanta.
Gasperini
Gasperini / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Deve essere divertente studiare una campagna acquisti per Gian Piero Gasperini. Guardare un giocatore a lungo, innamorarsi di alcune giocate, della fantasia perduta lungo il percorso. Puntarci, convincerlo a firmare, portarlo a Bergamo, rivitalizzarlo e cambiarne lo status. Fino alla parola Bergamo i meriti principali sono del DS (anche se andrebbe aperto un discorso riguardo al perché oggi i calciatori vogliono passare dal Gewiss Stadium), il resto appartiene al tecnico più longevo della corrente Serie A e ai protagonisti in questione.

Quello dell'ultimo periodo è Charles De Ketelaere, non una sorpresa. La maggior parte degli appassionati di questo sport, quando è stato presentato con la nuova maglia dell'Atalanta ha pensato: "Ok, con Gasperini può far bene". Ha segnato all'esordio con il Sassuolo di testa, poi ha servito un paio di assist, ha brillato contro il Milan ed è tornato ad esultare ben 4 mesi dopo l'ultima volta contro la Salernitana. Ha timbrato ancora in Europa League e ha infine deciso l'Ottavo di Finale di Coppa Italia con una doppietta al Sassuolo, suoi i primi gol del nuovo anno della Dea.

In un mese in cui l'Atalanta dovrà rinunciare a Lookman per la Coppa d'Africa, Gasperini ha preparato il ritorno del calciatore che un anno fa attendevamo tutti come prossima stella del Milan. Ha ribaltato una situazione individuale difficile, scaricando i dubbi ed esaltando i pregi di un fantasista senza posizione, ma con un ruolo perfetto nello scacchiere bergamasco.

Non una novità

No, non è più una novità. È come se in quel ruolo indefinibile che un giorno è della mezza punta, un altro del trequartista incursore e un altro ancora dell'esterno a piede invertito, Gasperini nascondesse i segreti per permettere a un calciatore di rivitalizzarsi, ritrovare fiducia e incidere.

Alcuni esempi

Papu Gomez Gasp l'ha trovato a Bergamo come calciatore determinante anche con Edoardo Reja in panchina. È tuttavia soltanto con il tecnico di Grugliasco che l'argentino ha espresso il suo miglior calcio, trascinando la Dea in Champions League e raggiungendo vette realizzative impensabili. Aprendo, di fatto, il miglior ciclo della storia atalantina.

Come dimenticare Josip Ilicic, sbarcato a Bergamo da Firenze dopo un anno difficile. In doppia cifra per tre stagioni consecutive con l'Atalanta, dove si è trasformato presto in un idolo. Lo dimostra l'accoglienza che gli riservano i tifosi in diverse occasioni e la vicinanza espressa nei momenti di maggiore difficoltà dello sloveno.

Alejandro Papu Gomez and Josip Ilicic of Atalanta BC during...
Alejandro Papu Gomez and Josip Ilicic of Atalanta BC during... / Andrea Staccioli/GettyImages

Poi il discorso Bryan Cristante, preso dal Benfica per meno di 10 milioni di euro e rivenduto alla Roma a più del doppio. Con Mourinho ha cambiato posizione, arretrandola di parecchi metri. All'Atalanta giocava da incursore mettendo a segno 12 gol nella stagione 2017-18, quella che probabilmente resterà come la più prolifica della sua carriera.

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Simile il discorso che riguarda Mario Pasalic, quinto giocatore per presenze e gol di Gian Piero Gasperini. Sono trascorsi ormai quasi 10 anni da quando il Chelsea l'ha acquistato senza mai dargli una chance. All'Atalanta si è trasferito a titolo definitivo nel 2020 (dopo due anni di prestito a Bergamo); segna almeno 5 gol da 6 anni consecutivi, con il picco della stagione 2021-22 (13 gol e 7 assist in Serie A).

Bryan Cristante
Everton FC v Atalanta - UEFA Europa League / Robbie Jay Barratt - AMA/GettyImages

Rafael Toloi è un altro degli esempi perfetti. La posizione è diversa, come lo era il suo status quando è sbarcato in Lombardia. Il prestito alla Roma, il ritorno in Brasile e l'arrivo a Bergamo nel 2015. All'Olimpico non aveva rubato l'occhio, all'Atalanta è diventato cruciale (oggi è ancora il capitano) al punto da conquistare il Campionato Europeo con l'Italia nel 2021.

Poi gli evidenti esempi di Luis Muriel e Duvan Zapata, che sono valsi 150 gol e 75 assist in due per Gian Piero Gasperini, e ancora quelli di Thiago Motta (tra i migliori allenatori della Serie A) e Diego Perotti con la maglia del Genoa.

Gian Piero Gasperini (Atalanta coach) and Thiago Motta (...
Gian Piero Gasperini (Atalanta coach) and Thiago Motta (... / Pacific Press/GettyImages

Insomma, le menzioni in quella particolare posizione reinventata da Gasperini si sprecano. Charles De Ketelaere è solo l'ultimo di una sequenza di nomi che ha un'origine lontana, che parte da Perotti, passa per il Papu e Ilicic, per Cristante e Pasalic e anche per Malinovskyi e in parte Koopmeiners, arriva al belga e potrebbe spostarsi nella corrente stagione anche al russo Aleksey Miranchuk. Rivitalizzare calciatori fantasiosi e talentuosi che non stanno attraversano un periodo positivo, una qualità che vale molto in un allenatore.