Non solo i migliori: cos'è The Worst e quali sono i candidati?

Pochi giorni fa la pettinatissima Parigi è stata la cornice del FIFA The Best, cerimonia in cui sono stati premiati i migliori giocatori e allenatori dell'anno. È un evento davvero pomposo ed esagerato, una specie di MET Gala ma con ancora meno gusto nel vestire che ci ha restituito l'immagine di calcio inarrivabile, troppo distante da quella che è la realtà di questo sport. Basti pensare all'iper-offensivo 3-4-4 con cui la FIFA ha pensato di schierare il miglior undici del 2022, roba da far mettere le mani nei capelli a qualsiasi allenatore con un minimo di preparazione tattica.

In cuor nostro sappiamo infatti che il calcio non è fatto soltanto da quei giocatori che "ce l'hanno fatta", ma anche da coloro che hanno deluso, che non sono riusciti a reggere il peso delle aspettative. Per questo Marca ha pensato di lanciare "The Worst", un contest tra i peggiori calciatori della scorsa stagione. Praticamente un "Bidone d'Oro" però ingentilito dall'inglese.

1. Eden Hazard (Belgio, Real Madrid)

Dopo oltre 100mila voti, il giocatore con più preferenze (si può parlare di preferenze in questo caso?) è Eden Hazard. Ai tempi del Chelsea, l'attaccante belga era l'unico in grado di mantenere le medie realizzative di Messi e Ronaldo, ma sembra che trasferendosi al Real Madrid abbia messo un'enorme lapide sulla sua carriera. Quando non è out per infortunio, le sue prestazioni sono deludenti e l'avanzare dell'età non facilità il suo gioco fatto di strappi e dribbling.

2. Harry Maguire (Inghilterra, Manchester United)

Su Harry Maguire si è creata un'enorme narrazione innescata dal suo passaggio a cifre monstre al Manchester United e alimentata da una spietata gogna sui social (a chi non è mai capitato un reel su Instagram con l'audio "HARRY MAGUIREEE" su una sua giocata rivedibile?). Il curioso dato che vede i Red Devils di ten Hag in netto miglioramento da quando il centrale inglese non è più titolare ci ha fatto nettamente rivalutare il valore del difensore più costoso di sempre.

3. Dele Alli (Inghilterra, Besiktas)

Dele Alli meriterebbe una nomination anche per il premio "Giocatori talentuosi che si sono persi strada facendo a causa della loro scarsa tenuta mentale". L'inglese era infatti, insieme a Kane, la punta di diamante del Tottenham di Pochettino capace di arrivare in finale di Champions, ma dopo quella stagione è di fatto sparito nei radar. Oggi gioca nel Besiktas e nemmeno in Turchia riesce a fare più la differenza.

4. Pierre-Emerick Aubameyang (Gabon, Chelsea)

Due estati fa Pierre-Emerick Aubameyang ha realizzato il sogno di quando era bambino: giocare nel Barcellona. Forte dei quasi 200 gol segnati tra Dortmund e Arsenal, il gabonese si illudeva di poter essere titolare ma non aveva fatto i conti con il mercato completamente assurdo dei catalani, che hanno acquistato anche Depay. Morale della favola? Per giocare di più, lo scorso anno si è accasato al Chelsea, per la gioia dei tifosi dei Gunners, dove ha trovato un'altra società diretta in maniera discutibile.

5. Kasper Dolberg (Danimarca, Hoffenheim)

Non diamo peso ai numeri (miseri) di Kasper Dolberg dell'ultima stagione. Tutti noi speriamo infatti di vederlo sbocciare, siamo convinti che da un momento all'altro possa prendersi il calcio e farne quello che vuole. Sembrano lontanissimi i tempi in cui il danese diventava fortissimo su FIFA o a Football Manager, ormai ha 25 anni e non è titolare nemmeno nell'Hoffenheim.

6. Kalvin Phillips (Inghilterra, Manchester City)

Da faro del centrocampo del Leeds a riserva del Manchester City il passo è breve. Kalvin Phillips sta riscontrando più difficoltà del previsto nell'adattarsi nei complessi schemi di Guardiola e lo scorso anno si è parlato di lui soprattutto per il ritorno dalle vacanze con diversi chili in più.

7. Joe Gomez (Inghilterra, Liverpool)

Onestamente fatichiamo a comprendere come abbia fatto il Liverpool a finire secondo in Premier lo scorso anno, visto che, a causa dei continui infortuni di Matip, al centro della difesa c'era spesso Joe Gomez. In questa stagione van Dijk sta facendo il massimo per contenerne gli errori, ma il classe '97 non sembra all'altezza della maglia che indossa.

8. Kalidou Koulibaly (Senegal, Chelsea)

Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avremmo visto uno dei migliori centrali passati dalla Serie A negli ultimi anni tra le nomination per il premio "The Worst"? I primi mesi al Chelsea di Kalidou Koulibaly non sono andati certamente nel migliore dei modi, ma la turbolenta situazione dirigenziale e le difficoltà nell'adattarsi alla Premier rappresentano una bella scusante.

9. Lucas Moura (Brasile, Tottenham)

In questo caso Marca ci va giù un po' troppo pesante visto che, sì, la stagione di Lucas Moura non è stata esaltante, ma va anche detto che il brasiliano è stato falcidiato dagli infortuni e che solo nelle ultime settimane sta ritrovando un po' di continuità sul piano fisico. Celebre è ormai la foto del cartellone con cui Richarlison chiede al connazionale la maglia al termine di una partita delle giovanili del Tottenham.

10. Nicolò Zaniolo (Italia, Galatasaray)

Fa male leggere il nome di uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano in questa lista. Gli ultimi mesi di Nicolò Zaniolo alla Roma sono stati alquanto turbolenti e adesso il classe '99 è volato in Turchia per provare a riprendere il filo della sua carriera. Speriamo che non faccia la fine di Dele Alli.

11. Tiémoué Bakayoko (Francia, Milan)

Ci sorprende vedere Tiémoué Bakayoko nella lista dei peggiori calciatori dell'anno visto che per essere considerato uno dei peggiori dovresti almeno giocare, no? Invece il francese, che sul curriculum può vantare una militanza nel Monaco e nel Chelsea, ha meno presenze di un qualsiasi terzo portiere, ma ciò che ci lascia interdetti è che non abbia la minima voglia di lasciare il Milan per provare a rimettersi in gioco altrove.

12. Joachim Andersen (Danimarca, Crystal Palace)

Vi ricorderete senz'altro di lui per le due ottime stagioni con la maglia della Sampdoria, che nell'estate del 2019 lo vendette al Lione per 26 milioni di euro. Joachim Andersen sembrava sulla rampa di lancio per diventare uno dei centrali migliori d'Europa, ma il prestito al Fulham, culminato con la retrocessione, e il passaggio al Crystal Palace ne hanno complicato parecchio la carriera.