Non solo il Basilea: anche la Roma chiede una percentuale sulla cessione di Calafiori
La cessione di Riccardo Calafiori darà vita a un'accesa disputa legale. Nella giornata odierna il difensore concluderà le proprie vacanze e tornerà ad allenarsi con il Bologna, ma ben presto dovrà fare le valigie, prendere un aereo e volare in Inghilterra per diventare un nuovo giocatore dell'Arsenal.
Sebbene l'affare non sia stato ancora messo nero su bianco, le cifre sono ormai note: tra parte fissa e bonus Calafiori passerà ai Gunners per 50 milioni di euro complessivi. E fin qui nulla di strano. Di questi però il Bologna dovrà versarne la metà, ossia 22,5 milioni, al Basilea, club svizzero che l'anno scorso, al momento di formalizzare il trasferimento del classe '99 in Emilia, si è riservato una percentuale del 50% sulla futura rivendita.
A complicare ulteriormente la situazione sarà però la Roma, intenzionata a reclamare 8 milioni di euro avvalendosi a sua volta del contratto di vendita stipulato ai tempi del passaggio in Svizzera del giocatore. Nell'estate del 2022 Calafiori lasciava l'Italia per andare al Basilea per circa 2,5 milioni di euro, più il 40% sulla sua futura rivendita. L'anno seguente gli elvetici vendevano il difensore (che all'epoca faceva solo il terzino) per 4 milioni di euro, versandone circa 1,5 ai giallorossi.
Perché adesso la Roma reclama altri 8 milioni di euro? Secondo La Gazzetta dello Sport, dalla cessione di Calafiori il Basilea non ha incassato solo 4 milioni di euro, ma anche il 50% di quello che guadagnerà il Bologna. Il club svizzero, pensando che il 40% sulla rivendita si riferisse solo alla parte fissa, non ha comunicato nulla ai giallorossi, che adesso agiranno per vie legali.