Nuovo San Siro, il progetto di Inter e Milan: dentro sport e negozi, fuori parte del vecchio Meazza

Nella giornata di ieri, Inter e Milan, hanno svelato altri particolari del progetto "Nuovo Stadio Milano", ovvero il 'nuovo San Siro' che ospiterà le partite dei club nel prossimo futuro (le due società vogliono entrare nella nuova casa nel 2024).

San Siro in parte salvato, rifunzionalizzato: Milan e Inter hanno presentato la loro proposta al Comune. A fronte del salvataggio di una parte del Meazza, una delle 16 condizioni poste dal Comune milanese, dal costo di 74 milioni di euro, i club chiedono di edificare 180 mila metri quadrati così da garantire la sostenibilità del progetto ma secondo il Comune sono troppi.

E' ancora scontro sulle volumetrie: in ballo ci sono 180mila metri quadrati di edifici extra stadio: i numeri concessi da Palazzo Marino alla fine dello scorso anno sono più bassi (l’indice di edificabilità di San Siro è pari a 0,35, la richiesta originaria delle società è 0,63). Cosa prevede il nuovo progetto? Restano in gara i progetti di Manica-Sportium e la Cattedrale di Popilous. Nel primo progetto resta ancora in piedi un semicerchio che mantiene parte delle rampe di accesso al secondo anello, ritenute di valore architettonico dai Beni Culturali, e anche una delle torri. Nel secondo progetto, quello di Populous, rimane in piedi praticamente tutto il secondo anello. Lo stadio rinnovato verrà coperto: sul tetto si potrà fare sport, sotto ci saranno i negozi. Rispetto al progetto originario dei due club, inoltre, ci sarà un raddoppio degli spazi destinati al verde pubblico (106.000 mq).

Inoltre, come scritto dai club nel comunicato ufficiale, San Siro “sarà un hub dedicato ad attività sportive, ricreative e culturali, localizzate sia outdoor che indoor, running track, percorso ciclabile, palestra, skateboard park, campo da calcetto, il museo dello sport: la maggior parte dei servizi sportivi sarà disponibile gratuitamente al servizio dei milanesi e dei cittadini dei quartieri limitrofi. San Siro sarà un distretto innovativo per le nuove generazioni, all’avanguardia per il basso impatto ambientale e l’elevata sostenibilità; un centro di aggregazione sicuro per il quartiere e la città”. Si lavora sulle cubature ma il progetto va avanti.

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