Obi Mikel racconta il retroscena sul mancato trasferimento di Osimhen al Chelsea

Victor Osimhen
Victor Osimhen / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Il trasferimento in prestito secco al Galatasaray non ha placcato le voci su Victor Osimhen. L'attaccante di proprietà del Napoli è stato protagonista indiretto del mercato estivo: messo fuori rosa da Conte in attesa di una sua cessione per finanziare parte del mercato in entrata, il calciatore non ha trovato squadra entro il gong suonato il 30 agosto, che ha decretato la fine del mercato nei principali campionati europei. Pochi giorni dopo il club turco si è fatto avanti e ha permesso al Napoli di alleggerire il monte ingaggi annuale, evitando di pagare quasi 10 milioni di euro l'anno a vuoto per un calciatore escluso anche dalla Lista Serie A presentata dal tecnico poche ore dopo la fine del mercato.

Eppure il futuro del calciatore nigeriano poteva essere in Premier League, la sua destinazione preferita. A rivelare il retroscena sul mancato passaggio di Victor Osimhen al Chelsea ci ha pensato l'ex blues John Obi Mike, raccontando l'aneddoto sulla trattativa nel suo podcast Obionepodcast. Questo il suo racconto:

"Osimhen è stato molto vicino al Chelsea. Eravamo molto, molto vicini, eravamo a un passo dal concludere questo affare ma c'erano solo alcuni piccoli problemi, piccoli problemini, che semplicemente non siamo riusciti a superare. Ma... anche se avessimo concluso l'affare, era ormai troppo tardi per le visite mediche. So esattamente dove ci siamo fermati, se alla fine diciamo, a gennaio o la prossima estate, dovessimo riprendere le trattative, so esattamente dove siamo e da dove ripartire. So cosa gli ha offerto il club, so dove siamo arrivati. Alla fine siamo arrivati ad un compromesso, erano solo piccole cose, scartoffie, visite mediche e pochi problemi che non siamo riusciti a superare. Non avevamo molto tempo a disposizione".

"Osimhen è deluso, voleva davvero venire al Chelsea ed è sceso a compromessi per arrivare a un accordo in termini di stipendio. Ma non siamo riusciti a superare piccoli dettagli. Victor non è un ragazzo avido, vuole solo giocare a calcio e ottenere ciò che merita. Questo non è un problema, un giocatore che sa quanto vale e chiede e pretende di essere pagato quanto vale, questo non è un problema. Voglio essere sicuro di portarlo al club non perché è mio amico ma perché è uno dei migliori attaccanti al mondo in questo momento, il miglior giocatore africano, so cosa può portare al club e sono sicuro che molti tifosi del Chelsea sanno cosa può portare Victor al club".