Occasioni a costo zero: Stevan Jovetic
Di Marco Deiana
In un mercato dove circola pochissimo denaro, causa - anche - pandemia, gli svincolati diventano un bene preziosissimo per le società. Dall'elenco dei giocatori liberi da contratto si può pescare benissimo. D'altronde in questa lista ci sono calciatori del calibro di Sergio Ramos, Lionel Messi (sì, al momento della pubblicazione di questo articolo, Leo non ha ancora rinnovato il contratto con il Barça) e Gianluigi Donnarumma (in procinto di firmare con il PSG).
Ma ci sono anche calciatori adatti a chi ha meno possibilità economiche, giocatori più adatti per quella fascia sotto le big. E tra i giocatori che libereranno a parametro zero il 30 giugno c'è un nome che in Italia conosciamo benissimo: Jo-Jo, all'anagrafe Stevan Jovetic. Il fantasista montenegrino terminerà la sua esperienza con la maglia del Monaco ed è a caccia del suo ultimo contratto. D'altronde stiamo parlando un classe '89 che può ancora dare tanto al calcio. Certo, forse non in uno dei 12-15 top team europei, però non può essere neanche relegato a scarto.
La sua ultima stagione
Trentatré presenze e sette gol con la maglia del Monaco tra campionato e coppa nazionale. Stevan Jovetic ha giocato con continuità nel club del Principato, mettendosi alle spalle tutte le voci relative alla sua precarietà fisica. Nel corso dell'anno ha avuto solamente due piccoli infortuni: uno alla schiena ad inizio anno, che gli ha fatto perdere la gara d'esordio in Ligue 1 e uno al polaccio nel finale di stagione, ma già messo alle spalle avendo giocato mezzora nella finale di Coppa di Francia contro il PSG il 19 maggio.
La sua carriera (in breve)
Una carriera iniziata in Serbia, nel Partizan Belgrado. Qui Jovetic si è fatto conoscere al grande pubblico, attirando l'attenzione di Pantaleo Corvino che ha sfidato mari e monti per portarlo a Firenze. Nell'estate 2008 Jo-Jo sbarca in Italia, alla Fiorentina, per 8 milioni di euro. Al Franchi disegna calcio, il popolo Viola si innamora di questo ragazzo con i riccioli che dà del tu al pallone come pochi.
Con la maglia della Fiorentina esordisce quindi in Serie A (a 18 anni) e in Champions League. La sua avventura in Toscana dura ben cinque anni, anche se uno di questi viene saltato totalmente dal giocatore a causa di un grave infortunio e delle successive complicazioni. In Viola supera le 100 presenze e nell'estate 2013 spicca il volo verso il Manchester City della famiglia Mansour.
Trenta milioni di euro entrano nelle casse della Fiorentina, ma l'esperienza al City si rivelerà un flop. In due stagioni colleziona 44 presenze e realizza 11 gol, non convincendo mai totalmente dirigenza e staff tecnico. Dopo due anni in Premier, torna in Serie A. L'Inter investe 15 milioni di euro per lui. Ma anche a Milano, sponda nerazzurra, la situazione non migliora. Dopo un inizio di stagione 2015-16 decisamente importante (con tre gol in due partite), sparisce. Fantasma. Chiuderà l'avventura milanese dopo un anno e mezzo dal suo arrivo, da escluso nella Lista UEFA e da fuori rosa (o meglio, fuori dal progetto tecnico del tecnico de Boer).
A gennaio 2017 passa in prestito semestrale al Siviglia, contribuendo con i suoi sei gol al quarto posto in classifica della squadra spagnola. Ma non viene riscattato, per questo motivo torna all'Inter, che lo gira immediatamente al Monaco che investe 11 milioni di euro per lui. Jo-Jo firma un quadriennale (in scadenza il 30 giugno di quest'anno). Nel Principato non gioca con continuità a causa di continui fastidi fisici: sulle 61 presenze totali nel quadriennio in Ligue 1 con il Monaco, ben 29 sono arrivate in questa stagione. Quasi la metà!
Le sue caratteristiche e la sua posizione in campo
Nella fase iniziale della sua carriera è stato accostato a nomi illustri come Roberto Baggio e Manuel Rui Costa. E il potenziale, effettivamente, era devastante. Il classico fantasista in grado di cambiare le carte in tavola con una sola mossa.
Tecnica sopra la media, capacità di dribbling nell'uno contro uno da far innamorare chiunque appassionato di calcio, oltre ad una buona precisione nelle conclusioni a rete e a quell'estro, quella fantasia che gli permetteva costantemente di essere al centro dell'attenzione nelle azioni offensive della sua squadra.
Dal punto di vista tattico lo definirei un ibrido. Non è un trequartista puro, neanche un esterno offensivo, forse più seconda punta. Nella sua carriera è stato utilizzato anche come prima punta. È il classico calciatore che rende meglio fuori da un contesto tattico troppo rigido.
Le voci di mercato intorno a Stevan Jovetic
Il cartellino a costo zero di Jo-Jo può far gola a tanti club in Europa. Il più vicino, almeno stando alle voci di mercato degli ultimi giorni, è stato il Nizza. Per Jovetic si tratterebbe di uno dei traslochi più leggeri e rapidi della sua carriera, considerando la distanza di appena 20 chilometri tra il Principato di Monaco e Nizza.
Nelle ultime ore è spuntata anche la pista Lazio, ingolosita dall'opportunità di prenderlo a parametro zero.
A chi potrebbe servire in Serie A
Partiamo dalla Lazio, l'unica società italiana che oggi ha mosso passi decisi nei confronti di Jovetic. La precisione tattica di Sarri rischia di essere un fattore negativo per il montenegrino? Il dubbio c'è. Probabilmente nel 4-3-3 del futuro (salvo sorprese) tecnico biancoceleste, si sposerebbe bene come centravanti, in stile Mertens con il Napoli. A quel punto, si giocherebbe una maglia con Immobile - partendo da riserva - e potrebbe essere un rinforzo importante per la Lazio.
In linea di massima, tutte le società di media-bassa classifica di Serie A, budget ingaggi limitati a parte, dovrebbero tenere sotto controllo l'evolversi della situazione relativa a Stevan Jovetic. Nell'ultima stagione ha dimostrato di essersi messo alle spalle i gravi infortuni e uno con la sua qualità tecnica, può fare ancora la differenza in Italia.