Occhi senza Joya: i 5 rischi principali del possibile addio di Dybala alla Juve
Accanto al successo della Juventus sull'Udinese, con forza tale da mettere già in secondo piano agli occhi di tanti il peso dei tre punti, la serata dell'Allianz ha regalato una fotografia certo emblematica, pronta a connettersi con le voci (già numerose) legate al futuro di Paulo Dybala e al suo possibile addio ai bianconeri.
Il giocatore, dopo aver sbloccato la sfida contro l'Udinese, ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori, lo ha fatto senza alcun gesto liberatorio o senza esultanze rabbiose ma, al contrario, ha regalato al pubblico la stessa espressione che, generalmente, seguirebbe un gol annullato o un clamoroso errore sotto porta. Lo sguardo tutt'altro che gioioso, una freddezza difficile anche da sposare con quella fascia al braccio e con l'urgenza di ottenere la vittoria, come espressione diretta di fantasmi e turbamenti che non vivono solo sul campo.
E poi l'idea di una dedica, tanto silenziosa quanto provocatoria, a quei dirigenti in tribuna che forse - almeno nella mente dell'argentino - non starebbero facendo tutto il possibile per sancire nuovamente l'idillio, sotto forma di contratto. Le voci di addio abbondano, l'episodio di ieri sera certo non le frenerà, ma appare evidente come un eventuale partenza di Dybala a parametro zero sia destinata a generare effetti tutt'altro che desiderabili in chiave bianconera.
1. Un patrimonio disperso
Da un rinnovo praticamente fatto a un rinvio ormai cronico, inesorabile, associato ogni giorno a malumori che rendono distante lo scenario di ottobre, con una firma fino al 2026 che appariva cosa fatta.
La scadenza del contratto nel giugno del 2022 apre ad un epilogo certo disastroso, quello di un addio a parametro zero, senza alcun tornaconto per un club che tutto poteva immaginare fuorché un panorama simile.
Del resto parliamo di un giocatore spesso accostato a un addio per cifre tutt'altro che irrisorie, il cui valore è ovviamente crollato nell'ultimo anno a causa di una scadenza sempre più imminente: senza rinnovo, dunque, le voci passate di un trasferimento per cifre vicine agli 80 milioni tornerebbero a bussare, sotto forma di rimpianto.
2. I possibili rimpianti
Rimpianti economici, senz'altro, ma non solo. Si parla del resto di un giocatore in grado di collezionare 109 gol in 274 presenze con la maglia bianconera, fin dal suo arrivo a Torino nella stagione 2015/16.
La Joya ha giocato un ruolo da protagonista in numerose tappe vincenti della recente storia bianconera, risultando fondamentale già nella sua prima annata bianconera e mettendo la firma su anni di trionfi a livello nazionale. Un addio darebbe senz'altro il via a una buona dose di rimpianti, immaginando soprattutto i veleni e le critiche una partenza a zero porterebbe con sé.
Non solo critiche legate al giocatore, anzi: a risentirne maggiormente sarebbe la dirigenza, finita già nel mirino di una parte dei tifosi sull'onda della mancata esultanza di Dybala.
3. Rinforzare una rivale?
La presenza di Marotta nella dirigenza interista fa sì che, in automatico, l'idea nerazzurra rappresenti una delle suggestioni principali pensando al futuro di Dybala in caso di mancato rinnovo con la Juventus.
L'addio a zero della Joya sarebbe di per sé uno smacco ma l'eventuale passaggio a una rivale storica come l'Inter rappresenterebbe un ulteriore motivo di rimpianto e amarezza, con la consapevolezza poi di poter vedere una rivale rinforzarsi e un giocatore protagonista a lungo in bianconero pronto a far sognare una piazza "nemica".
Del resto è evidente come la Juve sia già nelle condizioni di dover accorciare il gap rispetto all'Inter, un cambio di maglia di Dybala potrebbe rendere ancor più ardua la missione bianconera, perlomeno a breve termine.
4. L'effetto mediatico
Accanto alle conseguenze economiche e a quelle sportive rimane chiara la deriva a cui, mediaticamente, il caso condurrebbe.
Del resto si intuiscono già i segni di una possibile spaccatura, tra chi sostiene il giocatore e le sue pretese a livello contrattuale e chi, invece, chiede a Dybala di pensare al campo e di lasciare da parte atteggiamenti provocatori, pensieri lontani dal bene della squadra e del gruppo.
Il tutto anche in virtù di una fascia da capitano, indossata ieri dall'argentino, che a dire di una parte della tifoseria dovrebbe spingere proprio a una dedizione totale verso la squadra, senza tutte le distrazioni del caso (e gli sguardi rivolti alla tribuna).
5. La necessità di sostituirlo
Il panorama in casa Juve, al di là del provvisorio aggancio all'Atalanta (al netto delle due sfide in più giocate rispetto alla Dea), racconta di una ricerca ormai sistematica di nuovi simboli e nuovi punti di riferimento per costruire un nuovo ciclo.
Tra voci di addio, giocatori in rosa che non convincono del tutto e infortunio rimediato da Chiesa è chiaro come lo scenario non sia del tutto roseo: il possibile addio di Dybala, chiaramente, renderebbe necessario rispondere immediatamente sul mercato, andando a pescare un elemento, un sostituto, che renda meno dolorosa la partenza della Joya.
Una sorta di utopia, almeno sulla carta, un aspetto che renderebbe ancor più grave una partenza a zero.
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