Okafor fissa l'obiettivo del Milan e rivela in quale ruolo giocherà
Uno dei volti nuovi più interessanti della massiccia campagna acquisti del Milan è sicuramente quello di Noah Okafor. L'attaccante svizzero è arrivato solo da pochi giorni dal Salisburgo ma nell'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport non ha fatto mistero di tutto il suo entusiasmo per questa nuova avventura in rossonero.
I primi giorni in rossonero: "Qui c'è una grande atmosfera, la squadra è fantastica e con l'allenatore va benissimo. Ho firmato da poco per il Milan, ma sono molto felice e sono davvero fiducioso per il futuro. Sto bene, sono stato fuori nelle ultime settimane ma dalla prossima sarò in gruppo".
L'obiettivo è lo Scudetto? "Sì, anche perché un calciatore che non vuole vincere... non è un calciatore. Abbiamo una squadra forte e io spero di vincere la Serie A subito. Per farlo serve sempre energia, a volte si perdono delle partite ma dalle sconfitte si impara. E poi io odio perdere".
Perché hai scelto il Milan? "Ho scelto i rossoneri perché mi hanno voluto molto. In autunno ho giocato e segnato contro il Milan in Champions e da allora siamo rimasti in contatto. Maignan mi ha detto che il mio gol è stata fortuna perché il pallone è passato tra le sue gambe, ma sul dribbling a Kalulu non si discute: l'ho cercato e poi un gol è sempre un gol. È chiaro che avevo altre offerte, ma per me è stato sempre tutto chiaro. I tifosi, lo stadio di San Siro, tutto: è un nuovo passo per la mia crescita. Il Milan è rimasto in contatto con me per 6-9 mesi, contatti che nelle ultime due settimane sono diventati più intensi. Hanno visto che stavo bene, poi tutto è stato fatto in tre-quattro giorni ed eccomi qui. Il Milan è un grandissimo club, con una grande storia. Ha avuto molte stelle, grandi giocatori ma anche ora siamo molto forti, giovani, affamati. Se devo scegliere, dico Ronaldinho, Kakà e Gullit. Io sono ancora giovane, ma voglio aiutare questa squadra a fare di nuovo la storia".
Sul rapporto con Leao: "Io e Rafa siamo come gemelli: entrambi dribbliamo molto bene, siamo giovani, abbiamo lo stesso humor. Ci siamo parlati per la prima volta dopo una partita tra Svizzera e Portogallo, poi ci siamo scambiati messaggi dopo la doppia sfida in Champions e siamo stati avversari anche al Mondiale. Abbiamo un bel rapporto, non vedo l'ora di giocare con lui. Il 7 è il mio numero preferito, infatti a Salisburgo avevo il 77. Qui il 7 era preso da Adli, allora ho scelto il 17, che è il vecchio numero di Rafa. Mi piace".
In che ruolo giochi? "Posso giocare a sinistra, a destra e da attaccante al centro.Sono flessibile. Devo adattarmi a un nuovo Paese, con una nuova tattica e nuove squadre, ma ci sono già passato con il Salisburgo. Cerco di essere aperto con i compagni e lo staff, sono davvero felice di essere qui".