Okafor o Jovic: chi sostituirà Morata nel Milan contro il Parma?

  • Morata resterà ai box fino alla sosta per infortunio
  • Il serbo è stato titolare contro il Torino, mentre lo svizzero sa far male a partita in corso
  • Qualche chance anche per Camarda?
Noah Okafor, Luka Jovic
Noah Okafor, Luka Jovic / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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Si sperava in un'inversione del trend, ma anche quest'anno gli infortuni hanno iniziato a dare fastidio al Milan. Certo, siamo ancora lontanissimi dall'emergenza che nella passata stagione costrinse Pioli a veri e propri salti mortali quando c'era da ufficializzare la formazione, ma lo stop di Alvaro Morata è un problema che Paulo Fonseca si sarebbe risparmiato volentieri, visto che, almeno fino alla sosta, dovrà fare a meno dell'attaccante più convincente visto nel match d'esordio contro il Torino.

Perché l'assenza di Morata potrebbe pesare?

Non è una semplice questione di qualità strettamente calcistica: Morata non è solo un ottimo centravanti in grado di capitalizzare anche la minima palla sporca in area di rigore, come ha dimostrato in occasione del gol che ha dato il via alla remuntada con i granata, ma per carisma ed esperienza internazionale è senz'altro uno dei punti di riferimento all'interno dello spogliatoio. Insomma, perdere un elemento così in un momento in cui il Milan va alla ricerca di nuove certezze potrebbe compromettere l'avvio del primo anno della gestione Fonseca.

Jovic più di Okafor per sostituire Morata

Da quando Morata è finito in infermeria è tornato di prepotenza il discorso legato alla presunta necessità, da parte dei rossoneri, di dotarsi di un'altra punta di spessore che possa garantire un determinato apporto realizzativo qualora lo spagnolo, non solo per infortunio ma anche per semplice turnover, non dovesse giocare. La dirigenza ha già fatto sapere che non prenderà nessuno, ma sta di fatto che nessuno dei "bomber di scorta" convince a pieno.

Nonostante la pesante investitura della maglia numero 9, Luka Jovic divide i tifosi per via delle sue performance fin troppo altalenanti. Un andamento che non è tipico solo del suo anno e pochi mesi in rossonero, ma che ha caratterizzato tutta una carriera in cui, ai tempi dell'Eintracht, dava la sensazione di poter diventare una delle migliori punte del mondo, ma che ne è uscita sensibilmente rimodulata a causa della sua discontinuità. Eppure, Fonseca si fida molto del serbo - addirittura sarebbe stato lui stesso a suggerire alla dirigenza di rinunciare a un altro attaccante - e salvo colpi di scena sarà lui a guidare il reparto offensivo contro il Parma.

L'alternativa porta il nome di Noah Okafor, altro giocatore arrivato la scorsa estate seppur con un'etichetta differente. Se Jovic era infatti l'attaccante a caccia di rivalsa, lo svizzero era invece considerato il nuovo talento cresciuto nella scuderia della RedBull che sarebbe esploso nel giro di poco tempo. Le cose sono andate leggermente al di sotto delle aspettative: Okafor ha pagato cara l'etichetta di vice-Leao visto che è partito titolare solo 4 volte nella passata stagione e che nemmeno la media di un gol o un assist ogni 100 minuti è risultata sufficiente a garantirgli un impiego più continuo. Pertanto, il classe 2000 dovrà farsi bastare un ruolo da comparsa anche contro i ducali.

Spazio anche per Camarda?

Ricapitolando: Okafor è considerato più un esterno che una punta e potrebbe essere impiegato come centravanti solo in situazioni disperate, come quella con il Toro, ma comunque con un altro giocatore più fisico al suo fianco; pertanto è Jovic l'alternativa vera e propria a Morata. Ma siamo proprio sicuri che il serbo possa giocare entrambe le partite - ossia contro Parma e Lazio - che ci separano dalla sosta?

La condizione atletica di Jovic non è infatti affidabile, tant'è che l'anno scorso ha giocato per tutti i 90 minuti solo quattro volte, di cui una a febbraio in Europa League nei sedicesimi di ritorno contro il Rennes, in una formazione piena di seconde linee a causa di un passaggio del turno già messo in ghiaccio con il 3-0 dell'andata, e un'altra a maggio in occasione della penultima giornata di campionato contro il Torino, quando i rossoneri erano già certi del secondo posto.

Statistiche che rendono allora verosimile l'utilizzo, ovviamente a gara in corso, di Francesco Camarda, enfant prodige e speranza del Milan, nonché del calcio italiano, che sta già facendo la differenza con la seconda squadra, come attesta la doppietta con cui ha eliminato il Novara dalla Coppa Italia Serie C. Il classe 2008 verrà sicuramente aggregato alla prima squadra e potrebbe aver modo di incrementare il proprio minutaggio in Serie A. Dopo le due mini-apparizioni che Pioli gli regalò l'anno scorso con Fiorentina e Frosinone, sempre per far fronte a un'emergenza infortuni, stavolta Camarda potrebbe sfruttare quest'occasione per guadagnare fiducia da parte di Fonseca.


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