Oltre quale cifra servirà la firma di Oaktree per le operazioni dell'Inter?
La giornata di ieri ha sancito l'elezione di Giuseppe Marotta come nuovo presidente dell'Inter, il ventiduesimo della storia nerazzurra: un passaggio formale, nell'ambito del primo CdA dell'Inter targata Oaktree, che non segnerà una discontinuità ma che rappresenta comunque un importante attestato di stima e fiducia verso il dirigente.
L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport entra nel merito dei cambiamenti che toccheranno il club nerazzurro, con la nuova proprietà, e sottolinea nello specifico la volontà di Oaktree di rivelarsi fisicamente più vicina - coi suoi dirigenti - alle faccende di casa Inter. Le linee guida però non cambieranno e, in particolare, il quotidiano si sofferma sulla necessità del benestare formale della proprietà a fronte di operazioni finanziarie dal valore superiore ai 20 milioni di euro.
Questa sarebbe la cifra pattuita oltre la quale servirà, appunto, il via libera dei dirigenti del fondo statunitense (nello specifico Alejandro Cano e Katherine Ralph, come figure di riferimento della proprietà). Si tratta di fatto di un punto di continuità rispetto alla gestione precedente e al limite posto da Suning.