Oriol Soldevila, l'Intercity e l'incredibile tripletta al Barcellona
Ha rischiato grosso il Barcellona di Xavi ad Alicante. Ha rischiato fortemente di uscire ai sedicesimi di finale di Copa del Rey contro una squadra di Primera RFEF (la nostra Serie C). Ai blaugrana sono serviti 120 minuti, le reti, in ordine, di Araujo, Dembelé, Raphinha e infine Ansu Fati per piegare l'Intercity FC, sorprendente squadra che negli ultimi anni ha attirato i riflettori del calcio spagnolo su di sé.
Non al punto di poter competere con il Barça o compagini simili, ma si è messa in mostra per il raggiungimento di quattro promozioni in cinque anni, scalando le gerarchie del calcio spagnolo. L'Intercity, che nel 2017, ha raccolto l'eredità del GCD Sant Joan (fondato nel 1929) ha riposizionato Alicante nel professionismo spagnolo e non ha intenzione di fermarsi alla Primera RFEF.
Nel direttivo del club, come vicepresidente, notiamo l'ex calciatore dell'Atletico Madrid Juanfran Torres, che aveva parlato così al programma radiofonico Onda Cero prima del match di Coppa: "Sono convinto che il Barcellona verrà con un rispetto massimo però anche in questo caso può succedere che abbiano una brutta giornata e che a noi riesca tutto per complicargli la vita. Mi piacerebbe complicare il passaggio turno al Barça. A colori che che giocheranno inculcherò che devono vincere".
Il primo obiettivo è stato raggiunto. L'Intercity ha complicato parecchio la vita al Barça, costringendolo a giocare mezz'ora in più di quello che tutti si aspettavano, e obbligando i calciatori di Xavi a portarsi in vantaggio per ben quattro volte. Di seguito gli highlights della gara.
L'incornata perfetta di Ronald Araujo, il morbidissimo scavetto di Ousmane Dembelé, il tap-in di Raphinha da pochi passi e l'azione scolastica, in pieno stile blaugrana, del definitivo 3-4 di Ansu Fati; questo il contributo diretto degli interpreti del Barcellona per passare agli ottavi di finale. La storia che ha però caratterizzato la notte di Alicante rendendola magica e indimenticabile per i padroni di casa, l'ha scritta Oriol Soldevila.
La notte di Oriol Soldevila, socio ed ex del Barça
La figuraccia era dietro l'angolo e il Barcellona ci si è avvicinato molto, tornando indietro un istante prima che si concretizzasse. Nel 2002, poco più di 20 anni fa, il Novelda scrive la storia eliminando il Barça nei 32esimi di finale. A redigerla in particolare è Antonio Jesus Madrigal, attaccante 26enne nato ad Alicante, più comunemente noto come Toni Madrigal. Allo Stadio La Magdalena il Barcellona di Van Gaal si presenta con De Boer, Xavi e anche Riquelme titolari, e trova ad aspettarlo il Novelda di Pepe Bordalas, ma soprattutto Toni Madrigal incredibilmente ispirato che elimina i blaugrana con una clamorosa tripletta (la prima subita dal Barça nel XXI secolo).
20 anni dopo la storia si è ripetuta, o quasi. Il protagonista è stato Oriol Soldevila Puig, nato a Barcellona e per un paio di anni addirittura canterano. È infatti il 2018 quando l'ala destra si trasferisce nelle giovanili blaugrana del Cornellá, gioca un paio di anni tra Juvenil A e Juvenil B e poi viaggia in Inghilterra, firmando con il Birmingham City, dove disputa un paio di stagioni con l'U21.
Torna in Spgna in estate, l'Intercity lo prende a luglio e nella stagione finora altalenante della squadra di Alicante non riesce ad incidere direttamente sulle reti de los hombres de negro (soprannome dovuto al colore delle maglie), almeno fino a ieri. Segna tre volte, riagguantando il risultato in altrettante occasioni, in tre modi diversi.
La prima rete arriva su corner e lo mostra lucidissimo nel raccogliere al volo con il mancino la sponda aerea del suo compagno. In occasione del 2-2, accompagna perfettamente l'azione e scatta un istante prima del cross bruciando Jordi Alba e indirizzando perfettamente di testa all'angolino. L'ultimo pareggio, che porta la gara all'extra time, arriva all'86': il Barça si fa trovare incredibilmente scoperto in contropiede e lui, nonostante i tanti minuti giocati, si presenta davanti a Iñaki Peña dopo una corsa perdifiato e con il destro non sbaglia regalandosi una notte indimenticabile.
È tifoso del Barcellona ed è addirittura socio del club. Verrà per sempre ricordato nella storia dell'Intercity e, a 21 anni, la partita di ieri può segnare una svolta nella sua carriera. Queste le parole di Oriol Soldevila Puig a fine gara.
"Sono culé da quando sono nato e sono anche socio, quello di oggi è un sogno. Ero già molto contento dopo il primo gol, poi con il secondo e il terzo stentavo a crederci. Sono molto contento per la partita della squadra. Sapevamo che sarebbe stata una partita sofferta, che avremmo dovuto correre dietro al pallone, però è uscita una partita perfetta. "
- Oriol Soldevila
Saranno stati i 26.000 del Rico Pérez (solitamente l'Intercity disputa le sue gare nell'Antonio Solana davanti a circa 4.000 persone) insieme all'unicità di giocare forse per l'unica volta in carriera contro il Barcellona. Oriol Soldevila ha spaventato Xavi e la aficion blaugrana, suonando un altro campanello d'allarme nel barcelonismo.