Orsato si ritirerà dopo Euro 2024: l'annuncio dell'arbitro
Tra i direttori di gara protagonisti dei prossimi Europei, in programma in Germania dal 14 giugno al 14 luglio, figura anche Daniele Orsato: l'esperto arbitro italiano chiuderà di fatto la propria carriera proprio con la manifestazione continentale in procinto di partire e lo ha confermato oggi nel corso del MediaDay dedicato agli arbitri dei prossimi Europei. Orsato ha parlato anche a Sky Sport, queste le sue parole:
"Per me è sempre un'emozione e un orgoglio rappresentare gli arbitri italiani, è un'enorme responsabilità. Siamo più una famiglia che una squadra, perciò è stato davvero emozionante".
Dopo l'Europeo chiude la carriera? "Sì, si chiude un'esperienza bellissima e ne sono orgoglioso, sia per me che per la mia famiglia".
I ringraziamenti:
"Tutti i tecnici che in questi anni hanno accompagnato la mia crescita, da Claudio Pieri a Maurizio Mattei fino a Stefano Farina oltre a Collina, Rosetti, Braschi, Rizzoli e Rocchi. Tutti sono stati degli esempi che ho ammirato e da cui ho cercato di imparare. L'esperienza più formativa per me è stata quella da addizionale agli Europei del 2016 con Rizzoli, lì ho capito le cose e i dettagli che servono per stare in campo nelle partite importanti e venire accettati. Fu un'esperienza incredibile".
Propositi per gli Europei: "Ovvio che tutti speriamo che vinca l'Italia. Io sarei orgoglioso e felice se l'ultimo fischio fosse il mio, ma se vince l'Italia va bene lo stesso".
Differenze tra Italia e Europa: "Non direi che ci si rilassa, ma viene meno la confidenza con i giocatori e hai meno problematiche in campo, in Europa ti conoscono meno e si perde meno tempo. In Italia conosci di più i giocatori e i dialoghi sono più lunghi, le proteste più confidenziali. Se fai un errore in Europa però ti dispiace tantissimo lo stesso, nella stessa maniera che in Serie A".
Futuro da designatore: "No, c'è solo la mia famiglia, mia moglie e i miei figli. Non vedo nient'altro oltre loro".