Palladino si presenta alla Fiorentina: che modulo userà e riferimenti al mercato

Giornata dedicata alla presentazione di Raffaele Palladino, a Firenze, come nuovo tecnico dei viola: il sostituto di Italiano si è sottoposto dunque alle domande dei giornalisti presenti al Viola Park soffermandosi sul proprio progetto per la Fiorentina, sul metodo di lavoro e sui primi contatti coi calciatori della rosa. Queste le sue parole:
"Se sono qui oggi è un grande motivo di orgoglio, sono emozionato di rappresentare la società, i ringraziamenti vanno fatti anche al Monza e se sono qui è anche merito loro che me ne hanno dato l'opportunità. Ringrazio tutto l'ambiente e ora sono felice e motivato per un percorso qua, ci sono grandi tifosi e un ambiente fantastico"
Cosa gli piaceva della Fiorentina e cosa cambierebbe: "Sono arrivato preparato perché la Fiorentina è una grande società, Italiano è stato molto bravo e ha raggiunto obiettivi fantastici e un grande gruppo. Il percorso va portato avanti, non è la partenza di quest'anno ma quel che è stato costruito. La rosa è forte e c'è sintonia con la società, parliamo ogni giorno e valutiamo tutto. Vogliamo lavorare per il bene della società".
Se ha parlato coi calciatori: "Ho parlato con tutti e mi odieranno subito, li ho chiamati in giro per il mondo, ho bisogno di parlare con loro e di capire l'uomo. Per me è fondamentale avere empatia, un bel rapporto, io parlo tanto e loro ti danno delle idee. Io i miei calciatori li devo amare ogni giorno perché devono rendere al massimo, li ho sentiti carichi tutti e non vedono l'ora di ripartire".
“Ho parlato con tutti i calciatori, li ho rintracciati in giro per il mondo. Ho bisogno di capire prima l’aspetto umano e poi il calciatore. Mi confronto molto con i ragazzi, a volte danno anche idee importanti. Li ho sentiti carichi tutti pur venendo da una stagione intensa”
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) June 25, 2024
Sul Viola Park: "Il Viola Park è fantastico, il più bello che abbia visto, ti rendi conto della grandezza di questo posto e dell'ambizione. Il presidente ha costruito qualcosa di unico, voglio citare Barone perché ne sento parlare benissimo".
Che Fiorentina vuole: "Siamo in una fase di costruzione, dopo possiamo definire e entrare nei dettagli. Dev'essere ambiziosa di fare bene, ci dev'essere voglia di fare bene, la nostra squadra deve saper divertire e comandare la partita. Vedo positività e questo mi lascia ben sperare".
Sul modulo: "Io non sono integralista, mi piace cambiare e in questi due anni ho fatto tanti esperimenti e mi è piaciuto, credo nei principi di gioco ed è quello che fa l'intelligenza. I calciatori devono sapersi adattare in altre posizioni, la Fiorentina ha chi può farlo. L'idea mia è partire col 3-4-3 o 3-4-2-1 ma la Fiorentina viene da un percorso di 4-2-3-1 ed è qualcosa che potremo usare. In base agli avversari e a quel che vogliamo proporre poi vediamo, all'inizio potrebbe esserci la difesa a tre".
Il centravanti: "Ribadisco che c'è sintonia e confronto quotidiano, anche più volte al giorno, il confronto è crescita ed è importante. Sappiamo dove mettere qualcosa. L'attaccante determina a livello tecnico e di risultati, so che a Firenze son passati attaccanti di un certo valore e si aspettano uno importante. Sappiamo dove poter andare ad attingere e spero che qualcosa possa arrivare".
Su Commisso: "Il presidente l'ho sentito al telefono ma lo sentirò in giornata, lui è sempre presente e mi ha sorpreso la sua grande passione verso la Fiorentina, non vedo l'ora di conoscerlo e me ne parlano benissimo. Io sono attento ai valori umani e non vedo l'ora".
Il ruolo di Beltran: "Ho parlato con tutti sia dell'aspetto umano che tecnico tattico, ho parlato anche con lui. Per me lui ha caratteristiche importanti, può giocare sottopunta ma anche punta, è molto disponibile e ha grande mentalità. Non è tanto il sistema ma le caratteristiche".
Ancora sull'attaccante: "La bravura di un allenatore è capire chi ha a disposizione e farlo rendere bene, io non dico che mi serve quel giocatore, sappiamo che caratteristiche servono e poi cercherò di allenare nel miglior modo e di sfruttare le caratteristiche".
Sul portiere: "Ho parlato anche con loro, abbiamo grandi portieri e siamo contenti. Terracciano viene dalla miglior stagione in carriera e puntiamo su di lui, con la società c'è confronto anche sulle situazioni di mercato e può succedere qualsiasi cosa ma sono felice".
Su Firenze: "Tappa meravigliosa, io allenavo la primavera e ora mi trovo a Firenze per giocarmi l'Europa, una società ambiziosa, calciatori importanti...per me è un sogno e darò tutto me stesso. Non lo dico perché son frasi fatte, c'è tanto da fare".
Europa: "Qui è stato fatto un grande percorso, per me è stimolante e qualcosa che ti dà responsabilità, qualcosa che permette di dare di più. Daremo tutto, coi ragazzi proveremo a costruire qualcosa, qui c'è tutto per costruire qualcosa di importante".
Centrocampo rivoluzionato: "Abbiamo parlato con tutti, da qui al 30 giugno ci sono valutazioni che stiamo facendo e poi saprete le decisioni che abbiamo preso. Nei prossimi giorni saprete tutto quel che c'è da sapere".
Nico Gonzalez: "Lo conosco bene perché giocandoci contro era difficile, un top player, uno che determina ed è bene averli. Lui è carico e motivato, un ragazzo vero, non vedo l'ora di allenarlo. La sua posizione è trequartista di destra a piede invertito, può giocare anche dal lato opposto perché è intelligente".
Sui giovani: "Io credo tanto in loro, ho chiamato anche loro, sono fondamentali per il calcio di oggi e per il calcio italiano. A me piace lavorare con loro, a Monza ho avuto tanti giovani forti. Ho parlato anche con Galloppa, siamo amici, mi ha raccontato tutto dei giovani e li coinvolgeremo in ritiro e starà a loro convincermi che può restare nella rosa".
Lavoro sul mercato: "Io chiedo giocatori di qualità, c'è bisogno di loro, ma la società lavora alla grande e ha un grande scouting. Sappiamo dove andare a mettere mano. Il mercato ha mille varianti ma lavoriamo bene. Massima condivisione sulle uscite"
Lo staff: "Abbiamo già programmato il ritiro e quello che faremo durante l'anno. Giocare tanto è un bene, anche per la gestione del gruppo. Ringrazio la società perché mi ha messo nelle condizioni di lavorare con bravi ragazzi, professionisti che faranno il meglio, non dico tutti i nomi. Citterio, Peluso, poi gli analisti, preparatori atletici e preparatore dei portieri".
Su Ikoné: "Non sono riuscito a sentirlo, vediamo nei prossimi giorni, c'è una situazione aperta".
Rinforzi dal Monza: "La società sa cosa serve, l'ossatura qui è forte ed è un grande gruppo. Ho percepito unione. Lo sapete che il mercato è imprevedibile. Non ho fatto richieste specifiche dal Monza".
Sottil: "Lui per me è molto forte, sono calciatori che ti mettono timore, sono quelli che mi piacciono. Ha qualità, estro e gamba. Devo essere bravo a trovare la chiave per fare bene, in quello mi prendo la responsabilità".
“Ognuno dei ragazzi mi ha dato grandi input. Il leader dovrà essere il gruppo. Dobbiamo essere una grande famiglia, avere rispetto tra di noi, coltivare una mentalità di squadra e avere grande empatia tra di noi” (Raffaele Palladino)
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) June 25, 2024
I leader: "Ognuno mi ha lasciato qualcosa, un input su qualcosa, io ascoltavo e scrivevo. Mi piace tenere le cose in archivio. Loro sono i protagonisti e ho preso spunti. Il leader è il gruppo. All'interno c'è un leader, calcistico o nello spogliatoio, ci sono teste diverse...ma tutti devono ragionare nella stessa maniera, che ci siano valori, che sia una grande famiglia e che ci sia rispetto".
Su Parisi: "Nel 3-4-2-1 Parisi è perfetto per fare l'esterno, è un calciatore che ha qualità tecniche e fisiche, nel 4-2-3-1 può fare bene lo stesso. Insieme a Biraghi diventa difficile, per certi versi sono anche simili. Non ci precludiamo niente, ho spostato giocatori dall'attacco in difesa, come Ciurria, dipende dalla predisposizione".
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