Pallone d'Oro senza Italia: quali spiragli per il futuro?
Pallone d'Oro senza Italia, non senza giocatori della Serie A. La grande stagione del Milan ha lanciato tra i primi 30 Mike Maignan e Rafael Leao, ai quali si è aggiunto anche Dusan Vlahovic per portare a 3 le candidature tra i finalisti di questo riconoscimento. Che il nostro campionato fosse inferiore, a livello di talento rispetto ad altre leghe non è una novità, ma che non ci siano rappresentanze italiane tra i primi 30 è un dato che fa riflettere.
Nelle ultime quattro edizioni (quello del 2020 non è stato assegnato per il dispiacere di Robert Lewandowski) tra i finalisti sono stati presenti nostri connazionali soltanto una volta. Il caso è ovviamente quello del 2021, in seguito alla vittoria dell'Europeo dell'Italia di Mancini. Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci, Gianluigi Donnarumma, Barella e Jorginho (posizionatosi addirittura 3°).
Non che una decina d'anni fa andasse meglio. L'unica presenza italiana più o meno stabile tra i 30 finalisti candidati al Pallone d'Oro negli ultimi 20 anni è quella di Gianluigi Buffon. Come si evolverà questa situazione? Riusciranno i calciatori italiani a tornare tra i migliori del panorama contemporaneo e chi ha al momento più possibilità? Ne abbiamo scelti 5.
Gianluigi Donnarumma
Ne ha già fatto parte classificandosi al decimo posto nel 2021. Decisive le parate durante tutto l'Europeo, ancor più decisive quelle alla lotteria dei rigori in Finale contro l'Inghilterra. Il suo passaggio al PSG e l'ormai riconosciuto livello tra i migliori nel ruolo. I parigini aspirano da anni a essere la squadra più forte del mondo, per riuscirci serve il miglior Gigio Donnarumma.
Nicolò Barella
La grande stagione con l'Inter di Antonio Conte culminata con la vittoria dello Scudetto e dell'Europeo. Nicolò Barella ha preso un solo voto nella classifica per il Pallone d'Oro 2021 e si è posizionato 26° a pari merito con Ruben Dias e Gerard Moreno. Nella precedente stagione si è ripetuto con Inzaghi, in questa si sta confermando ancora, evidenziando dei miglioramenti anche sotto il profilo della rifinitura. È un centrocampista completo, con un dinamismo e un'energia fuori dal comune, a cui si aggiungono anche grandi doti intuitive in fase offensiva.
Marco Verratti
Dipinto da compagni (Neymar e Messi) e avversari (Xavi e Iniesta) di una determinata caratura come un giocatore geniale, Marco Verratti non è mai riuscito a entrare nei migliori 30 delle precedenti annate nonostante i tanti trofei vinti in Francia. Nella stagione corrente è partito molto bene. È il cervello del 3-4-3 di Cristophe Galtier al PSG e il calciatore italiano che, in caso di vittoria della Champions League della sua squadra (scanario plausibile), avrebbe più possibilità insieme al collega Donnarumma.
Sandro Tonali
Tra le rivelazioni più inaspettate della passata stagione. Ha dominato il centrocampo del Milan, trasformandosi nel leader dei rossoneri e incidendo anche in fase realizzative in un momento delicato della corsa scudetto. Sandro Tonali è un centrocampista che sa fare tutto, moderno. Impeccabile in fase difensiva, raramente sbaglia posizionamento e spesso effettua recuperi straordinari anche in porzioni di campo che non gli competono. Sa verticalizzare e finalizzare. Se dovesse mantenere questi ritmi per un'altra stagione, il suo ingresso in Top 30 sarebbe inevitabile.
Federico Chiesa
La rottura del legamento crociato lo ha fermato nel momento migliore della sua carriera: il post Europeo, quello deciso in particolar modo da lui con il gol all'Austria agli Ottavi e quello alla Spagna in Semifinale. Nonostante il lungo stop (atteso a breve il rientro dopo l'infortunio subito a gennaio 2022), resta il secondo calciatore italiano per valore di mercato transfermarkt con una valutazione di 65 milioni di euro. I tifosi della Juventus fremono per rivederlo in campo nella speranza che le sue qualità possano modificare il volto di una squadra irriconoscibile.