Pallone d'Oro 2021 tra rendimento, talento e carriera: il bilancio tra i candidati

Messi e il sesto Pallone d'Oro
Messi e il sesto Pallone d'Oro / FRANCK FIFE/GettyImages
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La prossima edizione del Pallone d'Oro, con l'assegnazione del prestigioso premio targato France Football prevista per il 29 novembre a Parigi, sancirà di fatto un ritorno di un riconoscimento individuale che nel 2020 è rimasto per la prima volta sospeso, causa pandemia da Covid-19, senza dunque poter individuare un successore di Leo Messi e senza considerare quanto accaduto nella travagliata stagione calcistica.

I criteri (sulla carta) per la votazione del Pallone d'Oro

Il dibattito su quale debba essere il fulcro di un successo individuale nel Pallone d'Oro è antico e non presenta semplici soluzioni: c'è chi vede nel talento e nella classe gli unici aspetti da considerare, chi ogni anno ripartirebbe da zero basandosi sui numeri tra statistiche e trofei ottenuti, c'è chi premierebbe la carriera di un giocatore come a volergli rendere merito per quanto realizzato negli anni. A livello ufficiale sono tre i criteri valutati: prestazioni individuali e di squadra, talento e sportività del giocatore, la carriera del giocatore stesso.

FBL-FIFA-BALLONDOR
Un lungo dominio / FABRICE COFFRINI/GettyImages

Stesso sogno, storie diverse

Diventa dunque evidente come le strade possibili per arrivare tra i 30 candidati siano tanto varie quanti sono i giocatori presi in considerazione nella rosa dei papabili: ingeneroso e surreale paragonare stelle assolute come Cristiano Ronaldo o Leo Messi a giovani emergenti come Pedri o esperti centrali come Chiellini ma, al contempo, esistono meriti e percorsi diversi che fanno sì che, oggi, tutti facciano parte della stessa rosa, di un'élite quanto mai varia e multiforme. Ecco dunque, considerando i tre criteri valutati poi al momento della votazione decisiva, quali potrebbero essere i calciatori favoriti oppure penalizzati.

1. Prestazioni individuali e di squadra

Jorginho
Jorginho sul tetto d'Europa / Claudio Villa/GettyImages

Un criterio per certi versi oggettivo, comunque dotato del riscontro dei numeri, è quello relativo a quanto accaduto nell'ultima stagione: con l'Italia campione d'Europa e l'Argentina vittoriosa in Copa America è evidente che i rappresentanti delle due Nazionali possano godere di un occhio di riguardo.

La presenza di ben 5 candidati azzurri dice tanto in tal senso e due, in particolare, potrebbero spiccare sugli altri: Jorginho ha vinto l'Europeo e la Champions col Chelsea, risultando un punto fermo in entrambi i contesti, e il suo nome è di diritto tra i papabili. Donnarumma al contempo è stato eletto miglior giocatore di Euro 2020, chiaramente rispetto al centrocampista appare penalizzato sia dal ruolo (notoriamente il Pallone d'Oro è un tabù per i portieri) che per il rendimento del club (un Milan tornato in Champions solo quest'anno).

Al di là dei trofei meritano credito e spazio anche Benzema, in gol al raffica pur senza Liga o Champions in tasca, un Leo Messi finalmente vincente con l'Albiceleste o un Kanté motore e punto fermo dei Blues finiti sul tetto d'Europa. Il tutto senza poter lasciare da parte la fantascientifica vena realizzativa di Haaland, lo strapotere di Lukaku o un talento appena sbocciato (ma già titolare nel Barcellona e nella Spagna) come Pedri.

Tutti elementi che però, a differenza dei favoriti, non possono contare sullo stesso numero di trofei raggiunti con club o Nazionale. Menzione a parte per un Lewandowski capace di arrivare a quota 41 gol in Bundesliga, dopo aver segnato anche 15 reti nell'edizione precedente della Champions, vinta dal suo Bayern.

2. Talento e sportività

FC Barcelona v Real Madrid CF  - La Liga
Benzema e Leo Messi / Pablo Morano/MB Media/GettyImages

Da un criterio più oggettivo e corroborato dai numeri si passa a qualcosa di meno catalogabile, discorsi di classe e di talento che osservando l'albo d'oro del trofeo di France Football hanno sempre avuto un peso fondamentale.

Lo dice un dato su tutti, considerando che il solo Modric ha saputo interrompere provvisoriamente il duopolio Messi-Cristiano Ronaldo che ha resistito dal 2007 al 2018. Diventa dunque chiaro che inserirsi tra gli eletti appare ai limiti del fantascientifico, con pochi giocatori tra i 30 candidati che sembrano avere le carte in regola per farlo sulla base del rendimento tenuto nel 2021 e dei trofei vinti.

Oltre a Messi e CR7, sempre e inesorabilmente tra i candidati, pensando al talento al di là dei dati è chiaro che un giocatore del calibro di Benzema abbia tutti i titoli per ambire quantomeno a un posto sul podio, così come Mbappé, De Bruyne, Neymar e Lewandowski. Pensando poi al discorso "sportività", formalmente riconosciuto dal criterio in questione, non può non tornare alla mente quanto accaduto a Euro 2020, con Kjaer di fatto capace di mantenere freddezza e lucidità nel momento più duro, col timore di perdere un compagno: andiamo però oltre, con riconoscimenti che trascendono il senso di un mero premio sportivo.

3. La carriera

Robert Lewandowski
Robert Lewandowski / PressFocus/MB Media/GettyImages

Ultimo criterio in ballo è quello legato alla carriera di un giocatore, aspetto che certo finisce per penalizzare inesorabilmente i calciatori meno esperti: è chiaro che nomi quali Pedri, Foden, Haaland, Lautaro, Mount o Barella non possano reggere il confronto con colleghi più esperti e anche titolati.

Spiccano invece altri elementi dotati di un passato già importante, su tutti potrebbe reclamare un posto quel Robert Lewandowski terribilmente penalizzato lo scorso anno quando, di fatto, solo l'annullamento del premio ha fatto sì che il sogno Pallone d'Oro svanisse. Anche Leo Messi e Cristiano Ronaldo ribadiscono il loro dominio, pensando al criterio della carriera, considerando poi come l'argentino possa ora vantare anche il titolo in Copa America.

Non manca poi un ulteriore motivo di citare Benzema e non manca inoltre la possibilità di tirare in ballo outsider come Chiellini, Bonucci o persino Azplilicueta (capitano del Chelsea), considerando la loro carriera più che mai degna di riconoscimenti che vadano anche al di là di tecnica e ruolo in campo.

Un possibile bilancio

Diventa dunque evidente come sia necessario individuare chi eccelle quanto più possibile nelle tre categorie prese in considerazione, potendo così tracciare un bilancio attendibile di come potrà finire: Leo Messi (al di là del discorso talento e carriera, ormai radicato) può contare anche sull'affermazione in Copa America in questo 2021, Lewandowski e Benzema offrono una sintesi eccellente di valore assoluto e carriera, con gol segnati copiosamente anche nell'ultima stagione, mentre Jorginho spicca senza dubbio per rendimento personale e di squadra ma patisce il l'urto rispetto agli altri candidati nelle restanti categorie.

Un bilancio, questo, che permette di individuare una lista composta da Messi, Lewandowski, Jorginho e Benzema, con Cristiano Ronaldo leggermente più indietro poiché penalizzato dal rendimento complessivo delle squadre più che da quello individuale (e dal gran numero di gol).


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